Il mister: «Dobbiamo essere bravi a mantenere l’unità»
Voltare pagina ma senza l’amaro in bocca. È così che il tecnico del Napoli Antonio Conte chiude da capolista il capitolo Kvaratskhelia, alla vigilia del match contro l’Atalanta che apre il tris delle sfide pesanti, prima di affrontare Juventus e Roma. «Noi abbiamo fatto 47 punti – sottolinea Conte – con grande lavoro. Ora ci soffermiamo su Kvara, ma se analizziamo in maniera oggettiva questa squadra rispetto all’anno scorso è senza tre giocatori, Osimhen, Kvara e Zielinski, e ne mancano quattro con Kim rispetto allo scudetto».
Indice Articolo
Insomma, nessuno è indispensabile. Parole secche e vere per un popolo di tifosi ormai abituato agli addii dei fuoriclasse, ma sempre legato alla maglia azzurra. Lo hanno dimostrato migliaia di supporters andando a invadere l’ingresso dell’aeroporto di Capodichino per salutare la capolista in partenza verso la Bergamo vietata ai tifosi partenopei. Un lunghissimo cordone di tifosi con bandiere, fumogeni e cori, che molti calciatori hanno ripreso dall’autobus, come McTominay che ha poi postato l’evento sul suo Instagram scrivendo «Incredibile», con un cuore azzurro.
Un video che forse renderà il suo ex compagno nel Manchester United Garnacho sempre più sedotto da un Napoli che offre 50 milioni e tratta con la squadra inglese che ne vorrebbe 70. Il mercato va avanti ma Conte per ora deve mostrare il meglio con la squadra che ha.
Il mercato di riparazione
«Avevo detto – spiega – che gennaio è particolare, si chiama mercato di riparazione ma finora sono andati via Caprile, Folorusho, Zerbin e Kvaratskhelia. Si creano nello spogliatoio dinamiche umane, è inevitabile che scossoni così possano creare dei piccoli scompensi, quindi dobbiamo essere bravi a mantenere l’unità che abbiamo creato fino a ora. E dobbiamo essere bravi con i nuovi che sono arrivati, ragazzi con buono spirito che devono però adattarsi e imparare tattica nuova. Dobbiamo usare tutte le energie per sostituire l’assenza importante di Kvara. Ma sono problemi che ci sono sempre stati qui e mi auguro non ce ne siano più», conclude sorridendo.
A Bergamo il nuovo acquisto che vola è il danese Billing che rafforza il centrocampo, ma le risposte Conte le vuole dai big del suo Napoli, da Politano a Lukaku, da Neres a Lobotka, da Di Lorenzo a Anguissa: «Sul mercato – afferma – dovete chiedere al club che opera. Noi ora dobbiamo continuare a lavorare da squadra che è stata più volte in testa, dobbiamo essere ambiziosi con voglia e cattiveria agonistica di migliorare per cercare di stare tra le prime di serie A. Sfida Scudetto a Bergamo? È presto, l’Atalanta è vicina a noi come l’Inter. Non mi sento di chiamarla sfida scudetto. Noi abbiamo messo fieno in cascina che ci permette di fare una partita senza essere impiccati dal risultati domani a Bergamo, ma match così ci devono far capire a che punto siamo».