Maestro indiscusso: ha unito jazz, classica e passione, rivoluzionando l’arte musicale
La musica è come un cordone radicato in ogni dettaglio del nostro essere. Riuscire a riconoscere sé stessi attraverso un suono resta la realizzazione più intima che si possa percepire. C’è chi è riuscito a sentire questa sinergia, lasciando tracce che resteranno un sigillo di garanzia nel panorama musicale italiano: il contrabbassista Rino Zurzolo. Così centrale che, a soli 14 anni, pubblica il suo primo album con Lino Vairetti e Massimo Guarino dei «Città Frontale», gruppo rock.
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L’intento del disco non era segnare un traguardo, ma rappresentava la forte passione che rendeva Zurzolo così prezioso nel panorama artistico. Suonare con lui significava sentirsi «liberi», così gli artisti della scena italiana e internazionale definivano e confermano Rino Zurzolo, una pietra miliare del contrabbasso.
Flou tratto dal disco Rua catalana
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Tracce di Rino
Classe ‘58, Rino Zurzolo, all’anagrafe Gennaro Zurzolo, impronta sin da bambino un’intima dedizione verso la musica. Secondo di quattro figli e non unico musicista in famiglia (Marco Zurzolo, sassofonista, e Francesca Zurzolo, cantante), deve il suo imprinting al contrabbasso al fratello maggiore che, sabotando la sua chitarra togliendone due corde, viene sedotto da una sonorità che verte verso altre energie. Suoni così importanti che il padre gli regalerà un contrabbasso, incoraggiando lui e i fratelli agli studi accademici.
Nato in una famiglia dove la musica era il perno dell’unione, dell’amore e della costruzione, inizia a studiare le armonie dei madrigali di Gesualdo da Venosa, di Pergolesi e il contrappunto di Bach. Presto, però, il suo interesse si sposta verso la musica jazz e la fusion. Dopo aver conseguito il triennio al Conservatorio di San Pietro a Majella, tra il 1981 e il 1983 seguirà i corsi di perfezionamento sotto la guida del Maestro Franco Petracchi. Negli anni, l’artista alternerà le attività sul palco e in studio con l’insegnamento del contrabbasso presso il Conservatorio Nicola Sala di Benevento.
La carriera
Alla giovanissima età di tredici anni, Zurzolo prende parte alla formazione musicale «I Batracomiomachia», formata da Enzo Avitabile, Rosario Jermano, Paolo Raffone e Pino Daniele. Un’esperienza fondamentale per entrare in un ambiente musicale concreto, che lo porterà nel 1977 a far parte della formazione che avrebbe inciso «Terra mia», il primo disco da solista di Pino Daniele, in cui comparirà anche il tastierista Ernesto Vitolo. Questo sarà solo l’inizio di una carriera di successi che lo porterà in giro per il mondo e al fianco di innumerevoli artisti di fama internazionale.
Contemporaneamente sarà il fondatore dell’ensemble «Rino Zurzolo Jazz da Camera», dove emergeranno le sue inclinazioni musicali verso sonorità jazz e classiche, quest’ultima coltivata attraverso le attività svolte con l’Orchestra della Rai di Napoli Alessandro Scarlatti.
Le collaborazioni di Rino Zurzolo
L’artista affiancherà innumerevoli «nomi» della musica italiana quali Giorgio Gaber, Roberto Murolo, Gino Paoli, Giorgia, Riccardo Zappa, Mia Martini e molti altri. Oltre alle collaborazioni con Pino Daniele e i musicisti che quest’ultimo radunerà per le sue incisioni, Zurzolo condividerà palchi e sale di incisione insieme a Chet Baker, Billy Cobham, Bob Berg, Vladimir Denissenkov ed altri magistrali artisti della sfera mondiale.
Nel 1990, attraverso un referendum indetto dalla rivista musicale «Guitar Club», Rino Zurzolo sarà indicato come il miglior contrabbassista italiano. Nello stesso anno pubblicherà il suo primo album «Fuorlovado», con ottimo successo di critica e pubblico. Pochi anni dopo arriverà «Rua Catalana», il secondo album, e dopo altri quattro anni «Alchimusa», un lavoro caratterizzato da sonorità sudamericane.
Dopo quindici anni dalle ultime collaborazioni con Pino Daniele, sarà nuovamente al suo fianco e presente nel disco «Medina». Il 2003 segnerà un album importante di Zurzolo, un innesto di musica da camera e jazz: «Wunderkammer». Nel 2008 si riunirà alla storica band assieme a Pino Daniele, James Senese, Tullio De Piscopo, Joe Amoruso e Tony Esposito. Il 2014 vedrà la pubblicazione dell’ultimo lavoro discografico live dell’artista, tenutosi insieme al suo gruppo il 30 giugno 2012 a Castel Sant’Elmo. Il 2017 segnerà la scomparsa di Rino Zurzolo a seguito di un male incurabile diagnosticato pochi mesi prima.