Complesso monumentale dei Girolamini: un viaggio tra arte, sapere e spiritualità

Con la chiesa e la biblioteca rappresenta una tappa imprescindibile per chiunque voglia immergersi nella ricca eredità culturale

Nella Napoli antica, lungo via Duomo, si trovano la Biblioteca e il Complesso monumentale dei Girolamini. Questo straordinario luogo rappresenta una tappa imprescindibile per chiunque voglia immergersi nella ricca eredità culturale della città. Fondato nel 1586 dai Padri dell’Oratorio di San Filippo Neri, il complesso deve il suo nome alla Chiesa romana di San Girolamo della Carità, luogo d’origine della congregazione filippina. Nel corso dei secoli, il Complesso monumentale dei Girolamini ha saputo coniugare religione, arte e conoscenza, diventando un centro spirituale e intellettuale di primissimo piano.

La chiesa dei Girolamini

La chiesa del Complesso monumentale dei Girolamini (ph. Mic)
La chiesa del Complesso monumentale dei Girolamini (ph. Mic)

L’organo principale del complesso è la magnifica Chiesa dei Girolamini, consacrata a San Filippo Neri. La sua facciata, dominata da due campanili gemelli, è un esempio emblematico di sobria eleganza architettonica. L’interno, a croce latina e diviso in tre navate, è ricco di decorazioni marmoree, stucchi dorati e affreschi di grande pregio artistico.

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Tra le opere d’arte più importanti spiccano il ciclo pittorico di Luca Giordano, maestro del barocco napoletano, e i dipinti di Francesco Solimena e Guido Reni, che adornano le cappelle laterali. L’altare maggiore, un monumento di marmo e pietre preziose, è un capolavoro che celebra la maestria degli artigiani napoletani. Di particolare interesse è la Cappella dell’Assunta, dove è custodito l’organo Mascioni, utilizzato ancora oggi per concerti di musica sacra.

La biblioteca dei Girolamini: una delle più antiche d’Italia

Biblioteca del Girolamini
La biblioteca del Girolamini

Un evidente tesoro è la Biblioteca dei Girolamini, una delle più antiche e prestigiose biblioteche pubbliche d’Italia. Aperta al pubblico già nel 1586, la biblioteca custodisce oggi oltre 150.000 volumi, molti dei quali di straordinaria rarità e valore storico. Nella collezione spiccano incunaboli, manoscritti miniati e preziose cinquecentine, oltre a opere filosofiche, scientifiche e letterarie. Uno dei fondi più prestigiosi è quello di Giuseppe Valletta, filosofo e giurista napoletano del XVII secolo. Acquistata nel 1727 grazie al consiglio del celebre Giambattista Vico, la collezione Valletta comprende rarità bibliografiche e prime edizioni di classici del pensiero europeo.

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Il Salone della Lettura, cuore della biblioteca, è uno spazio di straordinaria eleganza e bellezza. Le alte scaffalature lignee, ornate di intarsi, si ergono fino al soffitto, affrescato con scene allegoriche che celebrano il sapere. Questo ambiente, frequentato nei secoli da intellettuali come Giambattista Vico e Benedetto Croce, incarna lo spirito della biblioteca come luogo di studio e riflessione.

I chiostri monumentali

Il Complesso dei Girolamini ospita due chiostri monumentali. Il Chiostro degli Aranci, così chiamato per la presenza di alberi di agrumi che adornano il cortile dove il silenzio e la bellezza naturale creano un’atmosfera di raccoglimento ideale per la meditazione e la contemplazione.

Il secondo chiostro, noto come Chiostro Grande, è caratterizzato da un’ampia loggia sorretta da colonne in pietra, che circondano un giardino centrale. Questo spazio, oltre a essere un luogo di quiete, ha ospitato per secoli le attività della comunità religiosa, diventando un punto di incontro tra il mondo spirituale e quello intellettuale.

La quadreria dei Girolamini

Un altro fiore all’occhiello è la Quadreria, una delle più importanti raccolte d’arte della città. Questa collezione di dipinti, arricchitasi nei secoli grazie a donazioni e acquisizioni, include opere di maestri della scuola napoletana come Jusepe de Ribera, Luca Giordano e Battistello Caracciolo. I dipinti esposti, che spaziano dal XVI al XVIII secolo, offrono una panoramica della straordinaria produzione artistica napoletana, mettendo in luce la fusione tra influenze italiane ed europee che ha caratterizzato la cultura della città. La Quadreria rappresenta un ponte tra il patrimonio religioso del complesso e la vitalità creativa della Napoli barocca.

Storia di abbandono e di furti

Nonostante la sua straordinaria importanza, però, la struttura ha vissuto periodi difficili. Tra il XIX e il XX secolo, episodi di degrado e abbandono hanno messo a rischio la sua integrità. Il momento più buio si è verificato nel 2012, quando emerse uno scandalo di furto e dispersione di centinaia di volumi antichi dalla biblioteca, un evento che ha suscitato l’indignazione internazionale.

Il furto ha portato alla dispersione di migliaia di volumi, tra cui opere uniche come incunaboli e cinquecentine. Le indagini, che hanno coinvolto anche l’Interpol, hanno permesso di recuperare parte del materiale trafugato, ma molti volumi rimangono ancora dispersi. Questo evento non solo ha colpito il patrimonio bibliografico, ma ha anche messo in luce gravi lacune nella gestione e nella sicurezza del complesso. Negli anni successivi, il Ministero della Cultura ha rafforzato le misure di protezione e catalogazione, adottando sistemi digitali per monitorare i beni e garantire la tutela del patrimonio.

La rinascita

La chiesa del Complesso monumentale dei Girolamini (ph. Mic)
La chiesa del Complesso monumentale dei Girolamini (ph. Mic)

Fortunatamente, negli ultimi anni, il complesso ha conosciuto una straordinaria rinascita grazie a importanti interventi di restauro e alla mobilitazione di istituzioni pubbliche e private. Il programma Art Bonus, in particolare, ha permesso di raccogliere fondi per il recupero della biblioteca e degli altri spazi monumentali, riportando il complesso al suo antico splendore.

Nel marzo 2024, il complesso ha vissuto un momento storico con la riapertura della Chiesa dei Girolamini, chiusa da oltre 40 anni. Alla cerimonia di inaugurazione era presente l’allora ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che sottolineaò come la riqualificazione del complesso rappresenti un modello virtuoso di tutela del patrimonio italiano. «Restituire alla collettività un luogo come questo significa riaffermare il valore della cultura come fondamento della nostra identità», dichiarò il ministro.

Il restauro

Sangiuliano presso la chiesa del Complesso monumentale dei Girolamini (ph. Mic)
Sangiuliano presso la chiesa del Complesso monumentale dei Girolamini (ph. Mic)

Il restauro ha interessato la chiesa, ma anche la biblioteca, i chiostri e la Quadreria, con un’attenzione particolare alla conservazione dei dettagli storici e artistici. I numeri della rinascita sono impressionanti: solo nei primi 50 giorni dalla riapertura, il complesso ha accolto oltre 56.000 visitatori, diventando nuovamente un punto di riferimento culturale. Sangiuliano spiegò che le risorse raccolte attraverso il ticket d’ingresso, appena istituito per i visitatori non napoletani, saranno destinate alla manutenzione e al miglioramento continuo del complesso, garantendo la sua fruibilità per le future generazioni.

Oggi, il Complesso Monumentale e la Biblioteca dei Girolamini rappresentano uno scrigno di cultura e spiritualità non solo per Napoli, ma per l’intera Italia. I visitatori, attraverso percorsi guidati, concerti e iniziative culturali, hanno la possibilità di conoscere, spaziare e viaggiare vivendo così mille vite.

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