Sarà replicato il modello Caivano
Ieri è stato segnato un momento storico per Scampia: le ultime 11 famiglie hanno lasciato le Vele, simbolo di degrado e disagio sociale per decenni. Ora si potrà procedere con l’abbattimento delle strutture e l’avvio della costruzione di nuovi edifici residenziali, in linea con il progetto di rigenerazione urbana che punta a ridare dignità al territorio.
A esprimere soddisfazione per il traguardo raggiunto è stata il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La premier ha sottolineato l’importanza di questo intervento, definendolo un esempio concreto della volontà dello Stato di intervenire nelle aree più difficili del Paese.
«Grande soddisfazione per il completamento dello sgombero delle Vele di Scampia, operazione decisiva per avviare il progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana di un territorio complesso ma che può cambiare volto. Con determinazione, costanza e impegno», ha dichiarato Meloni.
Ha poi aggiunto che l’area di Scampia-Secondigliano è stata individuata dal Governo come una delle sette zone in cui replicare il modello già sperimentato a Caivano, un altro territorio simbolo di riscatto sociale. «Ringrazio il Ministro Piantedosi, il Prefetto di Napoli, il Sindaco, le Forze dell’ordine e tutte le Istituzioni coinvolte, che hanno reso possibile il raggiungimento di questo importante obiettivo», ha affermato.
Meloni ha concluso il suo intervento ribadendo l’impegno dello Stato: «Lo Stato c’è, e sta dalla parte dei cittadini onesti e di chi ha bisogno, e non ha intenzione di indietreggiare di fronte al degrado, all’illegalità e all’abusivismo». Con lo sgombero delle ultime famiglie si apre un nuovo capitolo per Scampia, una rinascita che passa attraverso il coinvolgimento delle Istituzioni e dei cittadini, con l’obiettivo di trasformare il quartiere in un modello di riqualificazione urbana e sociale.