Il 30enne deve scontare 6 mesi di carcere. Ad agosto si era allontanato dai domiciliari
«Mi avete intossicato il Capodanno insieme a mia madre». Sono state queste le parole che Luca Salerno ha rivolto i carabinieri che lo hanno arrestato nel corso della serata della vigilia di Capodanno. Una vigilia amara per il 30enne originario di Giugliano e residente a Secondigliano. Gli antipasti e il primo piatto erano già stati serviti, struffoli e dolci natalizi erano ancora da tirare fuori.
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Nel frattempo, c’era stata una pausa per il conto alla rovescia, un brindisi per salutare il nuovo anno, abbracci, baci e lenticchie nel piatto. Quando è arrivato il momento del secondo, tutti si sono rimessi a tavola. All’improvviso hanno suonato alla porta. Non si trattava di un ospite qualunque, ma dei carabinieri.
Luca Salerno capisce subito che quelle uniformi non sono lì per festeggiare. L’uomo, con una condanna pendente, doveva scontare quasi sei mesi di carcere. Ad agosto scorso era fuggito dagli arresti domiciliari senza autorizzazione, facendo perdere le sue tracce.
I carabinieri della stazione di Secondigliano hanno continuato a cercarlo fino alla notte di Capodanno, quando hanno scoperto che il 30enne era tornato a casa per festeggiare con la famiglia. Proprio lì è stato arrestato, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura di Napoli Nord, rimasto sospeso per mesi. Dopo l’arresto, l’uomo è stato trasferito al carcere di Poggioreale, ponendo fine ai festeggiamenti di Capodanno.
I precedenti
È un volto noto alle forze dell’ordine, Salerno. In passato fu arrestato per reati contro il patrimonio. Era il 2016. Lungo la circumvallazione esterna, armato di palo, rapinò un ragazzo dello scooter e poi tentò un altro colpo, fino a quanto fu arrestato dai carabinieri. La rapina avvenne nelle prime ore del mattino lungo la Circumvallazione esterna di Arzano. L’allora 22enne era sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Giugliano.
Dopo pochi minuti, sempre lungo la Circumvallazione, tentò di rapinare anche un 19enne di Casavatore: anche a lui tentò di portare via lo scooter. Ma il giovane gli oppose resistenza e riuscì a immobilizzare il rapinatore con l’aiuto di una guardia giurata che in quei momenti si trovava a transitare lungo la strada. Intervenuti sul posto, i carabinieri del nucleo radiomobile di Casoria, condussero indagini a caldo e arrestarono Salerno. Sia il rapinatore che il rapinato riportarono lievi lesioni e escoriazioni giudicate guaribili in pochi giorni.