Si è celebrato, presso Villa Montesano, San Paolo Bel Sito (NA), un traguardo straordinario per Medicina Futura: i 50 anni dalla nascita della struttura sanitaria.
Un evento di grande impatto che ha visto la partecipazione di dipendenti, medici, specialisti e professionisti di ogni reparto, tutti uniti per festeggiare mezzo secolo di successi nel campo della medicina.
Un’occasione unica per riflettere sul cammino percorso, ma anche per guardare al futuro con rinnovato impegno e determinazione, continuando a perseguire la missione di offrire ai cittadini un servizio sanitario all’avanguardia e incentrato sul benessere delle persone.
Nata nel 1973, dalla visione innovativa del Dott. Arturo Improta, Medicina Futura è oggi un gruppo che unisce realtà sanitarie all’avanguardia nel settore della prevenzione, diagnosi e terapia, con oltre 200 dipendenti.
La forza di Medicina Futura e delle sue consorziate, tutte aziende accreditate al Servizio Sanitario Nazionale, risiede nell’adozione di tecnologie avanzate e nell’eccellenza del suo team medico-scientifico.
“Con 50 anni di esperienza e un continuo impegno verso l’innovazione, la nostra struttura è pronta ad affrontare le sfide del futuro con la stessa passione e determinazione che l’hanno portata ad essere una delle realtà sanitarie più solide e autorevoli della regione”, ha sottolineato il Dott. Arturo Improta, fondatore di Medicina Futura.
“Questo mezzo secolo è il risultato di un percorso che ha visto tante persone lavorare con passione, competenza e impegno. Medicina Futura è stata costruita passo dopo passo, con la consapevolezza che la salute dei pazienti deve essere al centro di tutto ciò che facciamo”.
“Desidero – ha concluso il dott. Improta – dedicare questo traguardo prima di tutto al mio incredibile team. Il nostro successo è frutto del lavoro collettivo e della visione condivisa che ci ha uniti in questi anni. Il futuro ci attende e siamo pronti a costruirlo insieme, attraverso l’innovazione, l’umanità e l’impegno verso le persone che sono la nostra stella polare”.