Qualità della vita, male il Mezzogiorno: Napoli è penultima

di redazione

La città guidata da Manfredi meglio solo di Reggio Calabria

Bergamo prima città in Italia per qualità della vita. A incoronare la provincia lombarda – che nel 2020, anno nero per il Covid, era al 52/o posto – è l’edizione 2024 dell’Indagine del Sole 24 Ore che misura il benessere nei territori italiani. Dietro Bergamo – come scrive oggi il quotidiano – anche due habitué del podio: Trento che sale di un gradino rispetto all’anno scorso e Bolzano, che invece fa un salto di dieci posizioni (l’anno scorso era tredicesima). Come negli anni passati le province del Mezzogiorno si concentrano nella parte bassa della classifica: maglia nera è Reggio Calabria.

prima d’ora Bergamo, non era mai stata premiata nella classifica generale, ma era stata incoronata regina dell’Indice di Sportività. Migliora quattro posizioni rispetto al 2023. L’indagine fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. La top 10 della classifica è lo specchio di un Paese in cui le grandi città cominciano a manifestare diverse fragilità: l’unica presente è Bologna, al nono posto, in calo di sei posizioni rispetto all’edizione 2023. Per il resto, trionfano le medie province: Monza e Brianza (4/o posto), seguita da Cremona e Udine, vincitrice lo scorso anno, Verona e Vicenza. A chiudere, dopo Bologna, è Ascoli Piceno.

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Vince il versante nord orientale, con tre province lombarde, le due province autonome del Trentino Alto Adige, due venete, una emiliana e una marchigiana. Le città metropolitane registrano un crollo diffuso: Bologna scende di 7 posizioni, Milano di 4 passando al 12/o posto, Firenze (36/o posto) segna un -30 dopo essere stata in zona top 10 per tre anni consecutivi e Roma scende di -24 posizioni piombando al 59/o posto. Torino perde 22 posizioni, arrivando al 58/o posto subito davanti alla Capitale. Fanalini di coda della trentacinquesima edizione della Qualità della Vita del Sole 24 Ore sono invece Crotone, davanti a Napoli e Reggio Calabria.

La situazione in Campania

Napoli perde un posto in classifica e finisce penultima, seguita solo da Reggio Calabria. Cinque posizioni più avanti c’è Caserta (101esima su 107 province), in calo di tre rispetto allo scorso anno; giù di quattro anche Salerno, che oggi occupa il 92esimo posto. Stanno meglio Benevento (76esima e su di due posti rispetto alla rilevazione precedente) ed Avellino, che con un incremento di sei posizioni è oggi 73esima. La Campania piazza le sue cinque province tutte nella «parte destra» di un’ipotetica classifica sportiva.

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«L’indagine – spiegano dal Sole 24 Ore – fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero». Il dato più negativo riguarda il capoluogo campano: Napoli sconta il complessivo crollo di tutte le città metropolitane e precipita al 106esimo.

Se la città si piazza bene per dati climatici (24esima per soleggiamento e 23esima per ondate di calore), è da retrocessione il dato sulla qualità di vita dei bambini (102esimo posto). Napoli è ultima per ricchezza e consumi, terzultima per giustizia e sicurezza, 101esima per ambiente e servizi, ma anche 24esima per affari e lavoro (con una crescita esponenziale registrata dal 2017 al 2022).

«Le grandi aree metropolitane scontano, a confronto con l’anno scorso – sostengono ancora dal quotidiano economico – sia la presenza di alcuni indicatori di nuova introduzione, come la disuguaglianza nel reddito e le mensilità di stipendio necessarie ad acquistare casa, entrambi inseriti nella categoria ricchezza e consumi. Ma anche alcuni dati che testimoniano, per esempio, la fine della corsa del Pil pro capite: il dato, rapportato al 2023, sale di più al Sud».

Caserta, Salerno e Benevento

Male anche Caserta, penultima per ondate di calore, centesima per ricchezza e consumi e terzultima per ambiente e servizi. Salerno sconta i dati relativi alla qualità della vita (89esima per i bambini, 90esima per i giovani e 84esima per gli anziani). In ricchezza e consumi è penultima, per ambiente e servizi 93esima.

Benevento paga il rischio legato alle ondate di calore (è 102esima), ma la sua qualità della vita è sopra la media per bambini (dove risulta 56esima) e giovani (37esima). Affari e lavoro (49esima) e giustizia e sicurezza (44esima) la tengono su. Infine Avellino, brilla per giustizia e sicurezza (26esima, guadagnando 38 posizioni rispetto allo scorso anno) ma paga alla voce affari e lavoro, dove è 89esima, quindici posti in meno rispetto al precedente confronto.

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