L’accordo coinvolge 249 dipendenti dell’indotto
Trovato l’accordo al tavolo, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, tra rappresentati del Mimit (il dirigente delle Politiche per la risoluzione delle crisi d’impresa Mattia Losego), dalla Trasnova, di Stellantis, delle istituzioni locali e dei sindacati dei metalmeccanici, per risolvere la vertenza che coinvolge 97 dipendenti dell’azienda Trasnova che nei giorni scorsi hanno ricevuto le lettere di licenziamento collettivo a causa dell’interruzione del contratto con la multinazionale dell’auto italo-francese.
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Da quanto è emerso il piano prevede il prolungamento per 12 mesi della commessa di Stellantis a Trasnova. Uno scenario che apre uno spiraglio per guadagnare tempo nell’attesa di trovare nuove soluzioni definite e scongiurare una volta per tutte i licenziamenti dei dipendenti. Secondo fonti del Ministero l’accordo riguarderebbe 249 dipendenti dell’indotto.
«Lo stop ai licenziamenti annunciato da Transnova e il rinnovo della commessa di Stellantis rappresentano un segnale concreto di responsabilità in un momento cruciale per il settore automobilistico. La nostra bussola è la tutela del lavoro e della produzione italiana, gestendo nel modo più condiviso possibile la transizione in atto. Mi auguro che sia l’inizio di un nuovo e fattivo percorso anche con Stellantis», ha affermato il ministro Urso.
La gioia dei lavoratori
I pochi lavoratori di Trasnova rimasti al presidio davanti allo stabilimento di Pomigliano d’Arco, stanno festeggiando l’accordo con caroselli di auto nel piazzale antistante la fabbrica. La notizia del ritiro dei licenziamenti, infatti, ha rassicurato i manifestanti, accerchiati da operai di Stellantis che da stamattina stavano facendo loro compagnia. I lavoratori, secondo quanto trapelato, dovranno ora lasciare il presidio per consentire la ripresa delle attività nello stabilimento fermo da martedì scorso per mancanza di materiale.