La Procura ha chiuso le indagini. Inizialmente si pensò a un fulmine
Pescatore morto in riva al mare la sera del 22 novembre 2022: ci sono 6 indagati. Ugo Manganaro morì durante la notte a causa di una scarica elettrica sprigionata da un malfunzionamento di una cabina nei pressi della spiaggia di Seiano, a Vico Equense, in provincia di Napoli.
Ora, a distanza di due anni, la Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto Andreana Ambrosino) ha chiuso le indagini per quattro tra dirigenti e funzionari di Enel e due imprenditori, titolari di altrettante strutture ricettive. L’accusa è di omicidio colposo per la mancata manutenzione di una cabina elettrica malfunzionante da quasi 3 anni che, proprio durante un violento temporale, aveva causato la morte del giovane pescatore.
Manganaro – è la ricostruzione – rimase folgorato appoggiando la mando ad alcuni pannelli metallici di un chiosco che erano a contatto con l’impianto elettrico malfunzionante. Inizialmente, gli inquirenti avevano pensato che fosse stato un fulmine a colpire il pescatore ma, dai successivi accertamenti disposti dalla Procura di Torre Annunziata su input dell’avvocato Enrica Visconti, legale della famiglia Manganaro insieme al collega Adriano Cafiero, sono emerse diverse irregolarità nella gestione di un guasto elettrico che andava avanti dal dicembre 2019. Ora i 6 indagati avranno la possibilità di chiedere un interrogatorio o di depositare memorie difensive, prima che la Procura avanzi richiesta di rinvio a giudizio.