Inquinamento ambientale, sequestrata azienda dolciaria «bio» | Video

I reflui industriali nell’affluente del fiume Sarno

Inquinamento ambientale, scarico abusivo di reflui industriali, gestione illecita di rifiuti ed emissioni in atmosfera non autorizzate: sono alcuni dei reati che vengono contestati a una azienda dolciaria «bio» di Striano in provincia di Napoli. I carabinieri tutela ambientale e sicurezza energetica di Napoli e del gruppo di Torre Annunziata hanno notificato un sequestro emesso dal gip su richiesta dell’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Nunzio Fragliasso che ha determinato la chiusura dello stabilimento industriale e il fermo totale degli impianti e dei processi produttivi.

I reflui e le difformità

La società IDAV spa si occupa della produzione, confezionamento e vendita di frutta candita, confetture, marmellate e confetti con marchio «bio» e nello stabilimento, che si estende su una superficie di circa 81mila metri quadrati è stata rilevata anche la presenza di numerose difformità edilizie.

Pubblicità

I reflui industriali, è emerso dagli accertamenti a cui hanno preso parte anche i tecnici dell’Arpac, attraverso bypass finivano in parte nel vicino canale Rio Foce, affluente del fiume Sarno, e in parte sul suolo e nel sottosuolo provocando, viene sottolineato in una nota a firma del procuratore Fragliasso, un «diffuso stato di contaminazione per le matrici ambientali del suolo, delle acque superficiali e delle acque sotterranee» e il pericolo di «alta mortalità per gli organismi viventi». Nei campioni delle acque di scarico dell’azienda è stata riscontrata la presenza di metalli pesanti come il rame, lo zinco e piombo.

Non solo. Dai controlli effettuati lo scorso settembre è anche emerso che le acque reflue del lavaggio di prodotti arsi dalle fiamme in un rogo verificatosi il precedente mese di luglio, venivano convogliati, senza alcuna depurazione, negli scarichi abusivi. Al legale rappresentante della società viene contestato anche il reato di impedimento del controllo: avrebbe, infatti, intralciato ed eluso in controlli delle forze dell’ordine.

Pubblicità Federproprietà Napoli

I controlli della Procura

I controlli a tutela del fiume Sarno disposti dalla Procura di Torre Annunziata sono stati finora 317 (dei quali 176 con esito di non conformità). Adottati 57 provvedimenti di sequestro, totale o parziale, di altrettante aziende o impianti produttivi, 29 sanzioni amministrative, 191 denunce e due arresti per una serie di reati in materia ambientale, tra cui anche quello di inquinamento ambientale, a fronte di un totale complessivo, riferito all’intero bacino idrografico del Sarno, comprensivo anche delle attività coordinate dalla Procure della Repubblica di Avellino e Nocera Inferiore, di 560 controlli (297 dei quali con esito non conforme), 99 provvedimenti di sequestro, totale o parziale, di aziende o impianti produttivi, 86 sanzioni amministrative irrogate per un importo complessivo di 316.945 euro, 339 persone denunciate in stato di libertà e 7 persone arrestate per una pluralità di reati in materia ambientale.

Setaro

Altri servizi

Incendio in struttura sanitaria dell’Asl Napoli 1 a Barra, pazienti evacuati e attività sospese

Non si segnala alcun danno strutturale Fiamme in un presidio ospedaliero a Napoli. Il fatto è accaduto nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 15,00...

Tentano di uccidere il cassiere che non gli fa lo sconto: fratelli arrestati

Lo hanno inseguito e gli hanno sparato contro Hanno tentato di uccidere un addetto alla cassa di una nota discoteca di Pontecagnano Faiano, in provincia...

Ultime notizie

Teatro Minerva, si moltiplicano gli appelli: l’sos di Peppe Barra, Lina Sastri e Antonella Morea

Chiedono di impedire che si abbassi il sipario Si moltiplicano gli appelli per salvare il Teatro Minerva di Boscoreale dopo l’sos lanciato dal direttore artistico,...

Parete in festa: tradizione, fede e comunità nelle celebrazioni pasquali e in onore di Maria Santissima della Rotonda

Uno dei momenti più intensi e identitari dell’anno Passeggiando tra i vicoli addobbati a festa, le luminarie scintillanti e l’eco delle bande musicali che attraversano...

Il killer di Giogiò sui social, l’appello della madre: chiudere il profilo

Daniela Di Maggio: «Mi devono spiegare come è possibile in un carcere» «È la terza volta che accade, si parla di un killer efferato, mi...