Consentita l’edizione 2025 ma per il futuro dovrà svolgersi una gara
Il Tar della Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento «diretto» alla Rai, da parte del Comune di Sanremo, dell’organizzazione del Festival della canzone italiana (anni 2024/2025). Ma i giudici hanno comunque consentito lo svolgimento dell’edizione del 2025, che avrà luogo come previsto.
Per il Tar, «è evidente, infatti, che l’intervallo di tempo necessario per la predisposizione degli atti di gara e per lo svolgimento della stessa, in conformità a quanto stabilito con la presente sentenza, nonché per l’organizzazione del Festival e degli eventi collaterali da parte del concessionario del Marchio individuato all’esito della procedura di evidenza pubblica, è del tutto incompatibile con lo svolgimento della manifestazione nel mese di febbraio 2025. Né, d’altra parte, alla luce dell’attuale stato di avanzamento dell’organizzazione è seriamente ipotizzabile il differimento ad altro mese del 2025 del Festival al solo fine di tutelare l’interesse di JE a partecipare (previa, eventualmente, aggregazione con altri soggetti, allo stato ignoti) ad una procedura di gara (di cui potrebbe non risultare vincitrice)».
In futuro invece, il Comune di Sanremo dovrà procedere mediante pubblica gara, aperta agli operatori del settore interessati. Il ricorso nasce dalla società JE che aveva presentato ricorso contro Comune di Sanremo e Rai riguardo alla concessione dell’uso in esclusiva del Marchio «Festival della Canzone italiana».
La replica della Rai: «Organizzazione festival resta nella nostra titolarità»
«I giudici amministrativi hanno confermato l’efficacia della convenzione stipulata tra Rai e il Comune di Sanremo per l’edizione 2025, nonché la titolarità in capo a Rai del format televisivo da anni adottato per l’organizzazione del Festival». A precisarlo, in una nota, è la stessa Rai che sottolinea: «nessun rischio che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi»
«Il Tar Liguria – sottolinea Viale Mazzini – ha giudicato irregolari soltanto le delibere con le quali il Comune di Sanremo ha concesso in uso esclusivo a Rai il marchio ‘Festival della Canzone Italiana’, nonché alcuni servizi ancillari erogati in occasione dell’organizzazione del Festival stesso. Dunque, nessun rischio che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi».