L’Italia, nella prima metà del 2024, ha fatto meglio dell’Europa
Nella prima metà del 2024, l’Italia ha raggiunto un livello di Pil che superava del 5,1% quello medio del 2019, con un divario positivo rispetto alle economie dell’area euro (+3,9%). Un risultato in aperta discontinuità rispetto alle riprese successive alla grande crisi finanziaria e alla crisi dei debiti sovrani. È quanto emerge dal Rapporto Svimez del 2024. Se l’Italia ha fatto meglio dell’Europa, il Sud ha fatto meglio delle altre aree del Paese, rileva lo Svimez.
In base ai più recenti dati di contabilità, rivisti dall’Istat a settembre 2024, il Pil meridionale è cresciuto in termini cumulati del +5,1% tra il 2019 e il 2023, superando il Centro-Nord (+4,4%). Diversi fattori hanno contribuito al divario di crescita favorevole al Sud, fa notare l’associazione. L’inedita intonazione espansiva della politica di bilancio, i cui effetti, a differenza del passato, si sono dispiegati in maniera piuttosto omogenea tra territori, sostenendo i redditi, il lavoro e assicurando condizioni di continuità operativa alle imprese. Ancora, il rallentamento delle regioni esportatrici del Nord, che hanno risentito della frenata della congiuntura tedesca. A incidere anche la dinamica stagnante del Pil delle regioni centrali.