Relativi ai «Bonus facciate» e al «Superbonus 110%»
Avrebbero generato crediti di imposta fittizi relativi ai «Bonus facciate» e al «Superbonus 110%» per un valore complessivo di oltre un milione e trecentomila euro e per questo due persone, residenti in provincia di Benevento, sono indagate per i reati di indebita percezione di erogazioni pubbliche ed autoriciclaggio.
Nei loro confronti, inoltre, il gip del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, retta da Gianfranco Scarfò, ha emesso il provvedimento di misura cautelare reale al termine delle indagini condotte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Benevento.
I finanzieri avrebbero accertato che uno dei due soggetti destinatari della misura – tra giugno 2021 e l’inizio del 2022 – qualificandosi «proprietario o familiare convivente del proprietario» di diverse unità immobiliari, al fine di generare fittizi crediti di imposta, attraverso due società a lui riconducibili ha messo in atto una serie di interventi di manutenzione straordinaria che potevano beneficiare dei bonus fiscali.
L’analisi della documentazione acquisita e i numerosi sopralluoghi eseguiti dai militari del Nucleo Pef di Benevento, hanno permesso di accertare, secondo la ricostruzione accusatoria, che tali società erano prive sia di mezzi che di personale che avrebbero potuto eseguire direttamente gli interventi edilizi né risultano aver commissionato a terzi l’esecuzione le opere. Nonostante ciò, le stesse società, mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, hanno generato inesistenti crediti di imposta per complessivi 1,311 milioni di euro, proventi poi oggetto di attività di autoriciclaggio.