Ascoltato il proprietario del fondo
Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione della fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne che abitava a Napoli, Samuele Tafciu, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni, Sara e Aurora Esposito di Marigliano.
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Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.
Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario del fondo dove sorgeva l’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti. La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
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Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.
Scuola chiusa ed abitazioni evacuate
L’area che conduce al luogo è stata chiusa al passaggio pedonale e veicolare per consentire le operazioni ai Carabinieri e ai Vigili del Fuoco. Una scuola per l’infanzia vicina al luogo in cui è avvenuta la tragedia, questa mattina, è rimasta chiusa in via precauzionale. Due abitazioni attigue alla fabbrica sono state evacuate: si tratta di due nuclei composti in totale da dieci persone. Sul posto presenti anche gli agenti del Commissariato Portici-Ercolano e della polizia municipale.