Trovato un proiettile inesploso
Mano a mano che passano le ore, si delinea sempre più uno scenario inquietante per l’episodio che questa mattina all’alba è costata la vita, ancora una volta, a un giovanissimo napoletano. Gli inquirenti stanno battendo tutte le piste ma avanza l’ipotesi che la morte di Arcangelo Correra potrebbe essere stata causata da un gioco finito male.
Secondo quanto ricostruito fino a ora, Arcangelo era in via dei Tribunali, angolo piazza Sedil Capuano, con alcuni amici e c’era una pistola. Si stavano mostrando l’arma, come se fosse l’ultimo gioco di un videogioco o un nuovo capo d’abbigliamento. Ma, forse nel passarsela o comunque nel maneggiarla, sarebbe partito un proiettile che ha colpito fatalmente il 18enne. Ad avvalorare questa tesi il ritrovamento sul luogo dell’omicidio, di un proiettile inesploso. Come se qualcuno avesse «scarrellato» l’arma facendo fuoriuscire la pallottola.
Sull’accaduto ci sono ancora molte ombre, quel che è sicuro che Arcangelo poi è stato soccorso e portato al pronto soccorso del Vecchio Pellegrini già in gravissime condizioni, dove sono arrivati anche gli uomini della polizia di Stato che hanno fatto partire le indagini, proseguite dalla squadra mobile. Il personale sanitario ha provato a salvare la vita ad Arcangelo ma la ferita alla testa era troppo grave. Così, dopo qualche ora, il 18enne è deceduto. La tragedia ha richiamato numerosi amici e parenti davanti al nosocomio. Le indagini, nel frattempo, vanno avanti per chiarire l’intera vicenda che ha spezzato i sogni di un altro giovane adulto.
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