Predica pazienza il presidente De Laurentiis
«Non faremo da sparring partner contro l’Inter, giocheremo la nostra partita. Ci arriviamo da primi in classifica e l’obiettivo finale è rimanere in testa». È netto nel fissare l’obiettivo il tecnico del Napoli Antonio Conte a 48 ore dalla sfida contro i nerazzurri, una gara che vale la testa della classifica con gli azzurri primi con un solo punto di vantaggio da difendere, in un match che è il primo passo di un lungo sprint verso lo scudetto tra le due principali contendenti. Il Napoli si presenta a San Siro in quello che è il terzo test di alto livello di fila dopo aver battuto il Milan e il ko subito contro l’Atalanta.
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Segnali contrastanti con Conte che ha studiato le cose da migliorare: «Stiamo facendo – spiega – una settimana di lavoro tattico e fisico e anche di video. Ci sono tante cose da valutare e da capire su ogni inciampo, quanto ha inciso la forza dell’Atalanta e quante situazioni possiamo migliorare. I ragazzi hanno grande voglia di misurarsi».
De Laurentiis: «Ci vorrà calma e pazienza per arrivare a meta»
Predica pazienza invece il presidente De Laurentiis che spinge ad affrontare l’impegno senza ansia, chiedendo l’appoggio dei tifosi: «Ricostruire un percorso appena iniziato – ha scritto sui social – significa che ci vorrà calma e pazienza per arrivare a meta, anche se siamo partiti molto bene. Ho visto troppe reazioni improprie. Ricostruire significa gettare le basi per un futuro duraturo, come è stato per quattordici anni di fila. Ci vuole tempo, pazienza, lavoro e soprattutto l’appoggio e l’abbraccio di tutti voi tifosi. Pensare oggi allo scudetto è un errore ingannevole che può diventare presunzione. L’obiettivo è ritornare in Europa, consapevoli che dovremo batterci con Inter, Juve, Milan, Atalanta, Lazio, Roma, Fiorentina e tante altre ancora».
Parole che abbassano l’asticella e che danno serenità al gruppo azzurro e anche ai tifosi che stanno esaurendo i biglietti per il ritorno al Maradona contro la Roma dopo la sosta.
La reazione dopo la sconfitta
Ora però l’attenzione è tutta su Milano, dove Conte non si aspetta solo la reazione di Lukaku ma di tutta la squadra: «La crescita di Lukaku – spiega – dipende dalla squadra, il singolo non è mai così determinante da solo, la squadra è alla base di tutto per esaltare i singoli. Lobotka? Gilmour ha fatto molto bene in queste partite. Lobotka si è allenato da metà settimana in gruppo, lo abbiamo gestito, sta bene ed è a disposizione, poi che possa partire dal 1’ o a partita in corso è da valutare».
Valutazioni da fare nel corso della vigilia alla sua prima sfida contro l’Inter, squadra che Conte ricorda con affetto: «Tornare dove si è lavorato duramente – dice – è un carico di emozioni perché torni indietro nel tempo, inevitabile che riaffiorino alla mente tanti episodi. Ho trascorso all’Inter in due anni felici, nel primo siamo arrivati secondi e abbiamo perso la finale dell’Europa League, nel secondo abbiamo vinto lo scudetto. Sicuramente una bellissima esperienza che porto dentro».
Emozioni da cavalcare per uscire indenni dalla sfida di San Siro: «La classifica – conclude Conte – dice che siamo sei squadre in quattro punti, tutto è aperto, dallo scudetto alla Conference League, questo fa capire quanto il campionato sia difficile e quanto valgono i tre punti in ogni match».