L’America si tinge di rosso: Donald Trump torna alla Casa Bianca

di Antonella Di Martino

L’ex presidente americano è al 51% del voto popolare

L’America si tinge di rosso. Donald Trump torna alla Casa Bianca con una vittoria che si profila a valanga e mette un’ipoteca sul Congresso grazie ad un successo massiccio ai quattro angoli del Paese. Tutti i numeri delle presidenziali, con i dati aggiornati alle 15.30 italiane. Trump è il primo repubblicano a vincere il voto popolare negli ultimi vent’anni.

Non accadeva dal 2004, quando George W. Bush ottenne 62.040.610 voti contro i 59.028.444 del candidato democratico John Kerry. Secondo le proiezioni a spoglio ancora in corso, l’ex presidente americano è al 51% del voto popolare con 71.342.200 voti, contro il 47,4% e i 66.249.505 di Kamala Harris. Nel 2020, i voti totali furono oltre 155 milioni, di cui 81.283.501 per Joe Biden e 74.223.975 per Trump. Quando sono ancora da assegnare ufficialmente gli Stati in bilico di Arizona, Michigan e Nevada, il tycoon ha conquistato già 276 grandi elettori, contro i 223 di Kamala Harris.

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Gli Stati

L’ex presidente Usa ha incassato sinora 27 Stati, contro i 18 della candidata democratica. Restano ancora da assegnare cinque Stati. Dei 100 senatori, ad ora i repubblicani ne hanno 52, contro 42 dei democratici. Mentre alla Camera i repubblicani sono avanti con 204 deputati contro i 182 democratici (la maggioranza è di 218 su un totale di 435). Delle 11 gare per eleggere i nuovi governatori di altrettanti Stati Usa i repubblicani ne hanno vinte 8, i democratici 3. Il Grand Old Party si conferma in Montana con Greg Gianforte, in Utah con Spencer Cox, in Vermont con Phil Scott. E ancora la repubblicana Kelly Armstrong vince in North Dakota, Mike Kehoe in Missouri, Mike Braun in Indiana, Patrick Morrisey in West Virginia, in New Hampshire con Kelly Ayotte. I democratici invece conquistano lo Stato di Washington con Bob Ferguson, il Delaware con Matt Meyer, e il North Carolina, dove Josh Stein sconfigge il controverso attuale governatore Mark Robinson.

Il referendum sull’aborto

La questione dell’aborto era sulle schede elettorali in 10 Stati. Gli elettori di sei Stati americani hanno approvato misure per proteggere o espandere i diritti all’interruzione di gravidanza, mentre in Florida c’è stato un flop del referendum per il mancato quorum e resta in vigore il divieto di aborto dopo le sei settimane. L’emendamento volto a revocare il divieto quasi totale di aborto nel Missouri, dove la maggioranza degli elettori ha sostenuto Donald Trump, sembra destinato alla vittoria.

Setaro

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