Campania, da Mario Casillo arriva il salva-De Luca: incardinata la modifica della legge elettorale

di Alessandra Mossa

L’approvazione e la discesa in campo, per il terzo mandato, dello sceriffo salernitano, provocherebbe una voragine nel Pd e nel campo largo

Via all’iter di approvazione della modifica della legge elettorale regionale in Campania, per recepire la norma nazionale. Una norma che consentirebbe a Vincenzo De Luca, dunque, di far ripartire il conteggio dei mandati e potersi ripresentare alle prossime elezioni regionali per il terzo mandato. Il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Mario Casillo ha incardinato la norma per lunedì in Commissione Regionale.

Nella relazione illustrativa del documento sono espresse le modifiche proposte: l’eliminazione del limite del 65% del premio di maggioranza di cui l’articolo 6 della legge, per maggiore e oggettiva aderenza della rappresentanza elettorale; si introduce una chiara definizione della soglia di sbarramento al 3%, eliminando la possibilità di derogare alla stessa nel caso di collegamento a un altro candidato presideente che ottenga il 10% dei voti; viene prevista la sospensione della funzione di Consigliere regionale nel caso l’eletto venga nominato assessore regionale; viene prevista la ineleggibilità dei sindaci dei comuni campani e non solo di quelli dei Comuni superiori ai 5.000 abitanti.

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Casillo: un po’ De Luca, un po’ Schlein

Mentre i dirigenti del Pd campano gridano che «sul terzo mandato deve decidere Schlein», la Regione pare muoversi sempre di più verso le esigenze di De Luca, nonostante le minacce di espulsione da parte del partito nei confronti dei consiglieri che potrebbero votare la modifica. Casillo sembrava voler fare un passo indietro verso Schlein, presenziando anche all’iniziativa organizzata da Sandro Ruotolo a cui hanno preso parte tutti gli esponenti del partito e del presunto campo largo convinti di voler contrastare la terza candidatura del governatore. Sono bastati pochi giorni però per fargli fare lo sgambetto a Elly Schlein e portare avanti la candidatura per il terzo mandato dell’attuale presidente di Regione.

I numeri dell’approvazione

L’ipotesi, secondo i calcoli di Stylo24, riguardo la modifica che dovrà essere approvata, è che De Luca possa contare su 28 voti favorevoli con 24 consiglieri fedelissimi e altri 4 orientati verso il sì. Tra questi ultimi probabilmente anche due consiglieri regionali, esponenti del Pd. Si tratta di Francesco Picarone e del presidente del Consiglio Regionale Gennaro Oliviero.

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Tra i votanti per l’approvazione di questa modifica c’è anche il consigliere regionale del Pd, Massimiliano Manfredi, fratello del sindaco di Napoli in carica Gaetano Manfredi. Quest’ultimo nelle ultime settimane è risuonato come nome papabile per concorrere contro De Luca alla presidenza della Regione Campania, in rappresentanza del Pd, nonostante la sua candidatura più imminente alla presidenza Anci.

Ai voti positivi, potrebbero aggiungersi anche quelli dei 4 consiglieri della Lega, seguendo l’esempio di Zaia e con il percorso intrapreso dal partito di Salvini, favorevole a un emendamento in Senato per il terzo mandato anche per i presidenti di Regione e per i sindaci. Posizione che è stata confermata dal capogruppo del partito del Carroccio in Regione Campania, Severino Nappi, il quale ha affermato «Siamo pronti a votare la modifica alla legge elettorale».

La sfida

Tra i nomi emersi per provare a conquistare la presidenza della Regione tra due anni, anche quello di Roberto Fico del M5s che, contro De Luca, confermerebbe una spaccatura nel centrosinistra campano e la conferma di un’apertura al discusso campo largo. Spaccatura che potrebbe favorire la vittoria del centrodestra in Campania. Tutto è ancora sul tavolo, anche se ormai l’orientamento è chiaro. Bisogna solo contare, comprendere se ci sono i numeri e le possibilità affinché lo sceriffo si possa riconfermare governatore.

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