Maltratta e costringe a salire sull’auto l’ex ma la vettura si ribalta: divieto di avvicinamento

di Virginia Iadonisi

L’incidente a causa della forte velocità. Il 19enne avrebbe posto in essere una serie di azioni violente, offensive e minacciose

L’auto sulla quale viaggiavano, a causa della forte velocità, si ribaltò, provocando un incidente tanto spettacolare quanto drammatico nel quale rimasero feriti due giovani. Accadeva a Torre del Greco (Napoli) lo scorso 13 settembre. A distanza di oltre un mese, si scopre ora che quell’incidente fu causato da un atto di folle gelosia da parte di un marittimo di 19 anni che, non accettando la fine della relazione con la compagna 17enne madre di suo figlio, avrebbe prelevato con la forza la giovane nei pressi della sua abitazione, costringendola a salire sulla vettura che poi, a folle velocità, andò a schiantarsi contro il muro perimetrale di una abitazione.

Per questo motivo i carabinieri della stazione di Torre del Greco hanno eseguito un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla persona offesa, con divieto di comunicare con quest’ultima, anche in forma telefonica o telematica, emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della procura torrese, nei confronti del 19enne, accusato di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona.

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La denuncia della madre

Tutto è partito dalla denuncia presentata dopo l’incidente dalla madre della ragazza: durante le indagini, i militari dell’Arma avrebbero trovato conferme sui fatti e sulla condotta del 19enne da testimonianze e riscontri che avrebbero permesso di appurare come l’uomo, un marittimo di Torre del Greco, durante la relazione con la compagna, ancora 17enne, a causa dell’eccessiva gelosia, avrebbe posto in essere una serie di azioni violente, offensive e minacciose ai danni della ragazza, anche durante la gravidanza conclusasi poi un anno fa con la nascita del loro figlio.

La fine della relazione

A seguito delle ripetute violenze, la ragazza a settembre avrebbe deciso di interrompere la relazione. L’uomo però, secondo quanto hanno potuto ricostruire gli inquirenti, non avrebbe accettato la decisione e, dopo aver tentato di convincerla a cambiare idea, si sarebbe presentato nell’abitazione della ragazza e, dopo averla afferrata con forza, l’avrebbe costretta a salire in auto, per poi allontanarsi a velocità sostenuta per le strade di Torre del Greco, fino a perdere il controllo del mezzo, che terminò la propria corsa contro il muro esterno di un’abitazione di via Montedoro, ribaltandosi.

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A seguito dell’incidente stradale, entrambi gli occupanti dell’abitacolo rimasero feriti: in particolare la ragazza che riportò la frattura scomposta della tibia e del perone, circostanza che la costrinse al ricovero in ospedale per diversi giorni. Per questo motivo il marittimo 19enne deve rispondere anche del reato di lesioni personali stradali gravi.

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