Ercolano, Ciro Buonajuto: «Serve un piano Marshall per la cultura e la scuola»

di Mauro Della Corte

Il sindaco a ilSud24: «Investire negli insegnanti, nella tecnologia, nel sostegno, nella formazione»

Un piano organico, strutturato e a lunga gittata per combattere la criminalità. Da attuare, prima di tutto, nelle scuole e tra i cittadini, affinché ci sia un cambiamento culturale tra le persone che possa sradicare una volta per tutte gli atteggiamenti delinquenziali. Un vero e proprio «Piano Marshall per la cultura».

Le visite nelle scuole cittadine

Ne è convinto Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano. Solo così potrà esserci la svolta tanto agognata sul fronte della sicurezza cittadina. «In questo periodo sto visitando tutte le scuole cittadine e devo dire che trovo alcuni ragazzi, anche provenienti da quartieri o famiglie disagiate, pronti ad affrontare la sfida contro ogni illegalità. Ragazzini che hanno chiaro il concetto di legalità e non hanno alcuna voglia di ripetere gli errori commessi dai loro genitori. In altre scuole, invece, vedo giovanissimi meno attenti a questo concetto. Dobbiamo avere il coraggio, perché ci vuole coraggio, di investire non solo nella videosorveglianza e nei controlli, ma anche nella scuola. Se insegniamo il rispetto delle regole, probabilmente in futuro avremo bisogno di meno forze dell’ordine».

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Tutto questo però non può partire dai singoli comuni. «L’amministrazione locale ci può mettere tanta buona volontà, ma deve essere un “Piano Marshall culturale”. Bisogna investire nella scuola che significa insegnanti, tecnologia, sostegno, formazione. Non basta un sindaco o un membro delle forze dell’ordine che va a fare una chiacchierata con i ragazzini una volta all’anno».

La videosorveglianza e le forze dell’ordine

La Prefettura ha approvato un progetto per l’installazione di nuove telecamere di videosorveglianza sul territorio di Ercolano. «È un progetto che abbiamo articolato per garantire la sicurezza nelle periferie. Noi abbiamo già un sistema di sorveglianza abbastanza sviluppato, ad esempio abbiamo telecamere all’interno e nei pressi di tutte le scuole, oltre a una serie di telecamere che in qualche modo utilizziamo per garantire la sicurezza, ma anche per evitare lo sversamento di rifiuti pericolosi. Questo nuovo progetto, invece, andrà a incrementare la sicurezza in città, o almeno la percezione. La telecamera rimane un deterrente importante».

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Qualcuno però chiede ancora più controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine. «Sicuramente l’organico delle forze dell’ordine è un organico che avrebbe bisogno di innesti, però devo dire che fanno davvero un lavoro straordinario, almeno su Ercolano. sono sempre presenti e sono un riferimento. Ma come ho detto, sono dell’opinione che la reale sicurezza non è garantita da un’attività in più o da una telecamera in più, ma da un’attività molto più faticosa che è quella culturale nelle scuole con i bambini».

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