Il CdM approva la Manovra da 30 miliardi: sostegno a redditi bassi, famiglie e pensionati

di Virginia Iadonisi

Fondi dalle banche. Nel Mezzogiorno confermati gli incentivi per l’occupazione dei giovani e delle lavoratrici e la decontribuzione

Il Consiglio dei ministri ha approvato la legge di bilancio, il testo dispone interventi con effetti pari, in termini lordi, a circa 30 miliardi nel 2025, più di 35 nel 2026 e oltre 40 nel 2027. La manovra si concentra sulla riduzione della pressione fiscale e il sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Previsti inoltre fondi per il rinnovo dei contratti della PA, il potenziamento del settore della difesa, il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale e per sostenere le famiglie numerose e incentivare la natalità.

Tra le novità più rilevanti: una Card da 1.000 euro a beneficio dei genitori con un ISEE entro 40 mila, l’esclusione dell’assegno unico dal computo ISEE, la richiesta di un contributo da parte delle banche e assicurazioni pari a 3,5 miliardi, e una spending review con tagli ai ministeri ad eccezione della Sanità.

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Tra le conferme la manovra rende strutturali gli effetti del taglio del cuneo fiscale e l’accorpamento delle aliquote IRPEF articolato su tre scaglioni già in vigore nell’anno in corso. «Un intervento che mette al centro i cittadini, le famiglie e il rilancio della nostra nazione. Non ci saranno nuove tasse per i cittadini»”, commenta la premier Giorgia Meloni. che poi sottolinea: «Rendiamo strutturale il taglio delle tasse sui lavoratori, e 3,5 miliardi provenienti da banche e assicurazioni saranno destinati alla sanità e ai più fragili per garantire servizi migliori e più vicini alle esigenze di tutti».

Giorgetti: «in linea con l’approccio serio e responsabile»

Mentre il MEF guidato da Giancarlo Giorgetti rivendica un testo «in linea con l’approccio serio e responsabile dei provvedimenti economici approvati finora dal Governo». Tenuto conto del nuovo quadro di regole europee e del contesto economico, negativamente influenzato dall’incertezza globale connessa alla prosecuzione del conflitto russo-ucraino e al peggioramento della crisi in Medio Oriente, annota il Tesoro, le misure si concentrano sulla riduzione della pressione fiscale e sul sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Il CdM ha approvato anche il decreto fiscale e il decreto legislativo sul riordino delle accise.

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Critiche le opposizioni che parlano di una manovra fatta di tagli. «Troviamo opaco il modo di agire del governo sui numeri dello Stato. Non abbiamo i dati programmatici sulla spesa, ci riferiamo soprattutto ai tagli inevitabili che il ministro Giorgetti sta facendo sul trasporto pubblico locale, su scuola, sanità e tagli lineari ai ministeri», dice il presidente dei senatori PD Francesco Boccia.

Nel dettaglio le misure previste dalla Manovra comunicate dal MEF

Riforma fiscale e taglio del cuneo

Vengono resi strutturali gli effetti del taglio del cuneo e l’accorpamento delle aliquote IRPEF articolata su tre scaglioni già in vigore nell’anno in corso.

Rinnovo dei contratti

Il governo mette da subito le risorse destinate a finanziare le procedure di rinnovo dei contratti del pubblico impiego, con particolare riferimento al triennio 2025-2027.

Sanità

Vengono incrementate le risorse anche per finanziare il rinnovo dei contratti. In particolare nel prossimo biennio lo stanziamento è in linea con la crescita del PIL nominale.

Supporto alle famiglie e bonus nascite

Sono confermate e potenziate le misure sui congedi parentali. Introdotta anche una «Carta per i nuovi nati» che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia ISEE di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato. La ,anovra rafforza il bonus destinato a supportare la frequenza di asili nido, anche prevedendo l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale dal computo dell’ISEE. Tra le misure di carattere sociale, la carta «dedicata a te» è rifinanziata per il 2025 nella misura di 500 milioni. Nel computo delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico. Più numerosi i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali.

Lavoro e imprese

Nel Mezzogiorno si confermano gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Confermati inoltre la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella ZES e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. Oltre alla conferma dei fringe benefits per tutti gli aventi diritto, gli importi vengono maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. Tra le misure fiscali si conferma, anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori.

Pensioni

Vengono confermate le misure dello scorso anno e potenziate quelle destinate ai lavoratori pubblici e privati che raggiungono l’età della pensione ma restano a lavoro.

Investimenti pubblici

Previste risorse per assicurare che, successivamente al termine del PNRR, l’andamento della spesa per investimenti pubblici sia coerente con i requisiti della nuova governance europea. Ci sarà un potenziamento delle risorse per il settore della difesa

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