La premier: «Centralità ad un settore strategico come il turismo, per troppi anni abbandonato»
«L’Italia è la Patria del bello. È la Nazione che, più di ogni altra, esprime l’idea stessa di bellezza, sotto ogni sua sfaccettatura. La domanda d’Italia è sempre più forte, e questo ci spinge a lavorare sempre di più per valorizzare ciò che ci rende unici al mondo e per cui siamo amati, apprezzati e, se mi consentite, anche un po’ invidiati».
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Rilancia lo spirito nazionale Giorgia Meloni in un messaggio inviato all’apertura della seconda edizione de ‘Le radici della bellezza’ dei gruppi Parlamentari di Fratelli d’Italia di Camera e Senato riuniti col presidente Ignazio La Russa e la responsabile della segreteria politica del partito, Arianna Meloni, a Brucoli, frazione marinara di Augusta (Siracusa).
Un appuntamento durante il quale FdI rilancia su turismo, infrastrutture, cultura e formazione, «Ritengo più azzeccata che mai – dice Giorgia Meloni – la scelta di organizzare quest’evento in Sicilia. Terra straordinaria, che nei giorni scorsi ha ospitato la riunione dei Ministri dell’Agricoltura del G7 e l’Expo Divinazione».
Poi spiega la visione del governo su turismo e cultura che «ci ha spinto a restituire centralità ad un settore strategico come il turismo, per troppi anni abbandonato e considerato di serie B». Il governo, aggiunge Giorgia Meloni «ha adottato un piano strategico, ha portato avanti una visione chiara e i risultati sono tangibili» con un «triplice obiettivo: aumentare il senso di appartenenza nazionale, contribuire al nostro sviluppo economico, costruire un modello di crescita diffuso e capace di coinvolgere ogni angolo della nostra Nazione».
«Tra meno di cento giorni – ricorda – si aprirà il Giubileo e nel 2026 ci aspettano le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Il governo è al lavoro per dimostrare quanto l’Italia sia capace, ancora una volta, di organizzare e ospitare eventi globali».
Arianna Meloni: «L’Italia è ripartita»
Dal palco infiamma la platea Arianna Meloni: «sono passati due anni da quando siamo al governo, con una vittoria inaspettata, e tutti dicevano che l’Italia sarebbe crollata, che non saremmo stati all’altezza». «Ebbene i sondaggi – che non ci hanno mai appassionato – ci danno in crescita. A noi interessa la crescita. L’Italia – osserva – è ripartita. Ci siamo liberati del cancro assistenzialista, di mancette elettorali. Mentre c’è una sinistra che si appassiona al gossip a guardare nelle nostre vite private, nelle cretinate, noi pensiamo a lavorare. E i dati lo dimostrano. Abbiamo smesso di gettare i soldi dalla finestre e abbiamo incominciato a investire».
«L’Italia – ribadisce Arianna Meloni – è tornata centrale in Europa: parlavano di isolamento e abbiamo avuto la nomina di Fitto commissario e vicepresidente in Ue, che dimostra quanto siamo centrali. Abbiamo combattuto l’immigrazione clandestina e adesso la sinistra europea copia il nostro modello, solo quella italiana la sponsorizza». Anche La Russa accende il palco di Brucoli criticando la sinistra, che – ha detto – pur avendo «cambiato i valori alla base della loro battaglia, ha però mantenuto quel suo modo di criminalizzare i loro avversari». E conclude – richiesto – con un messaggio ai giovani che si avvicinano alla Destra: «Meno ritualismi, meno colli girati indietro forti dei nostri valori, ma con lo sguardo diretto in avanti».