In alcune strade non si vede l’ombra di un netturbino
Succede che una città come Torre Annunziata, Oplonti, Marina del Sole organizzi un evento musicale (per la verità, così come per la notte bianca, organizzato per oltre tre quarti dai commissari). Nulla di male, se le strade cittadine fossero state pulite prima (nell’ordinaria amministrazione! La straordinaria amministrazione delle pulizie è già una luce in fondo al tunnel). Da quattro giorni, infatti, in alcune strade di Torre non si vede l’ombra di un netturbino né, ovviamente, dei camioncini pulitori, lo stesso vale per la spiaggia libera. Il macchinario è già in pensione, e i turisti ridono.
Succede poi che a Oplonti, o a chi per essa, i commissari privilegiassero ditte esterne alla città. Speriamo non diventi un’abitudine anche per questa nuova giunta, magari perché le aziende del territorio non sono considerate «professionali»? O sono più professionali le aziende che portano voti?
Succede sempre a Torre Annunziata-Oplonti che a un giovane candidato sindaco, rimasto in teoria da solo con un collega all’opposizione, non venga affidata la presidenza della Commissione Trasparenza (mi viene da dubitare sul perché, forse perché non abbia aderito appoggiando l’attuale presidente del consiglio comunale?), a differenza di quanto successo con l’opposizione che ho accompagnato in campagna elettorale, ma che oggi sembra dormire o appiattirsi insieme alla maggioranza (il riferimento è a tutti coloro che hanno ad oggi preso possesso del ruolo).
Succede ancora a Oplonti che l’asfalto di una scuola elementare pericolante (o no?) venga regalato da un noto cittadino, che per motivi privati vuole rimanere anonimo, anziché da chi avrebbe dovuto mettere in sicurezza le scuole prima di aprirle.
E allora mi chiedo, col senno di poi, se quel giovane candidato sindaco, magari esprimendo un ideale che per ora non gli è ancora familiare, non possa essere realmente l’unica via di fuga per uscire da quel sistema perverso, che oggi più che mai rispecchia in toto il pesante passato che grava sugli ultimi trent’anni della storia di Oplonti. Non è tutto oro ciò che luccica, probabilmente non arriva nemmeno al bronzo. L’amore per la città è tutt’altra cosa, ma vi assicuro che siamo tutt’altro che morti e che non ci piegheremo mai.