Ercolano, piazza di spaccio a metà dopo la separazione coniugale

di Fabio Maresca

Le organizzazioni gestite in modo tale da operare a giorni alterni

È stata una separazione coniugale a dare vita ai due gruppi di spacciatori sgominati oggi dai carabinieri di Torre del Greco (Napoli) che hanno arrestato 21 persone accusate di vendere hashish, cocaina e crack anche a minorenni, in una piazza di spaccio di Ercolano (Napoli). Si tratta del divorzio risalente al 2018 tra i coniugi Gaetano Asile e Luisa Vitiello, quest’ultima componente di un ceppo familiare conosciuto come «gli Spagnoli di Traversa Tironi di Moccia». Da quel momento i due gruppi di pusher si sono divisi la piazza di spaccio, senza pestarsi i piedi.

Le due organizzazioni si erano organizzate in modo tale da operare a giorni alterni nella stessa piazza di spaccio, senza invasioni di campo: i pusher erano in servizio dalle 11 alle 2 di notte, organizzati in turni. In uno degli episodi documentati, un cliente si rivolge al pusher nel suo giorno di riposo e questi, senza approfittarne, lo rimanda ai colleghi dell’altro gruppo. Ovviamente per tenere sotto controllo il business erano state piazzate delle telecamere. I ventuno arresti riguardano i gruppi Asile e Minuzzi-Scognamiglio: tra i 21 destinatari delle misure cautelari emesse dal gip su richiesta dalla DDA figurano ben 9 donne. E la «quota rosa» aumenta se si considerano gli indagati: su 80 le donne sono 30.

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Minorenni per trasferire la droga

Le indagini dei militari dell’arma hanno anche consentito di scoprire che si faceva un massivo dei minorenni, in particolare di due ragazzine, per il trasferimento della droga, chiamata in vari modi per non destare sospetti: scarpe, scarponi, bollette, magliette, impasto, camicia, pantalone, bustina di oki, regalino, pacchetti di sigarette, imbasciata, confetti, cornetti e cioccolato. E, infatti, sono numerosi gli episodi contestati dagli inquirenti in cui viene menzionata l’aggravante dell’induzione a commettere un reato un minore di anni 18.

Particolare clamore negli investigatori ha destato una intercettazione in cui gli interlocutori, tra cui c’è il chimico del gruppo, si fa riferimento all’uso di ammoniaca per la produzione del crack. Tra gli spacciatori figura anche una coppia di fidanzatini: era la ragazza a custodire la droga, nel suo reggiseno.

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Buonajuto: «Colpo durissimo alla criminalità»

«Un ulteriore colpo durissimo alla criminalità organizzata. L’arresto di 21 persone coinvolte nel traffico di droga è un segnale chiaro: lo Stato ad Ercolano c’è ed è presente. Questo straordinario risultato è il frutto del lavoro incessante delle forze dell’ordine, a cui va tutta la nostra riconoscenza. La sicurezza dei cittadini di Ercolano sarà sempre una priorità assoluta». È quanto dichiara in una nota Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale dell’Anci, commentando l’operazione.

«Parte di questi arresti è avvenuta nei quartieri di Fossogrande e Via Cegnacolo, dove la nostra amministrazione è già fortemente impegnata in opere di riqualificazione sociale e urbana, con i fondi del PNRR. Queste zone, caratterizzate da insediamenti post-terremoto, sono state a lungo afflitte dal degrado e dall’abbandono, diventando facile preda della criminalità organizzata. Adesso dovrà cambiare tutto e e dovranno diventare luoghi accoglienti grazie agli arresti ed agli investimenti» conclude il sindaco.

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