Napoli, presentato il piano d’evacuazione per i Campi Flegrei: obiettivo è l’allontanamento di 286mila persone

di Chiara Langella

La strategia per un eventuale rischio vulcanico

Presentato in commissione Infrastrutture del Comune di Napoli, il piano di allontanamento comunale per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei. La Commissione Infrastrutture, presieduta da Nino Simeone, ha incontrato l’assessore Edoardo Cosenza per discutere del piano. Cosenza ha chiarito «che il Piano non riguarda la crisi bradisismica in corso in questo momento, ma è piuttosto relativo ad un eventuale rischio vulcanico che, al momento, non è reale». Il Piano di allontanamento, si legge in una nota, riguarda 481 mila abitanti in Regione, e 286 mila residenti nella zona rossa del Comune di Napoli.

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«Il documento è stato redatto con un approccio prudente e prevede una fase di pre-allarme, che può durare mesi o anche anni, durante la quale i cittadini possono andare via autonomamente, e poi una di allarme, con allontanamento obbligatorio, di 72 ore, durante la quale sarà possibile usufruire sia del trasferimento assistito, sia del trasferimento autonomo. La consistenza dei flussi in uscita e delle tempistiche è stata quantificata adottando stime molto cautelative, in modo da poter fronteggiare eventuali imprevisti o emergenze», si sottolinea.

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Il dettaglio del piano

Diciassette aree di interscambio, ventinove linee autobus, cinquecentosettantuno fermate: questi i numeri del Piano, illustrati dal dirigente del Servizio Protezione Civile. «Si tratta di un piano di grande complessità che tiene in considerazione la possibilità che i cittadini possano muoversi in modo autonomo, o abbiano l’esigenza di trasferimenti assistiti. Importante lavoro è stato fatto con Anm nella definizione delle linee, che cercano di ricalcare le tratte convenzionali, con indicazioni chiare contenute nella cartellonistica stradale – si spiega – Dai quartieri, i cittadini si muoveranno seguendo percorsi stabiliti che li condurranno verso i sette gate, presenti al Porto, a via Marina e sulla Tangenziale, e da lì verso le regioni gemellate con le diverse aree cittadine».

Sull’aspetto della sicurezza della Tangenziale, Cosenza ha chiarito che «tutti i lavori in corso in questi mesi sull’intera arteria, viadotti e gallerie comprese, sono finalizzati a renderla antisismica. Inoltre nella fase di preallarme, durante la quale scatta l’emergenza nazionale, sarà ovviamente garantita la circolazione senza pedaggio».

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