Madre e figlio dispersi dopo una frana: ricerche con cani molecolari ed elicotteri

Ritrovato l’Apecar su cui viaggiavano. Tante persone sul luogo a scavare

Sono andate avanti per tutta la notte e sono tuttora in corso a Talanico, frazione del comune casertano di San Felice a Cancello, le ricerche da parte dei vigili del fuoco e dei carabinieri con l’uso di cani molecolari, delle due persone, Agnese Minieri di 74 anni e il figlio Giuseppe Guadagnino di 42, dispersi da ieri pomeriggio dopo essere stati travolti con il loro mezzo tre ruote, un’Apecar, dal fiume di fango e detriti staccatosi dalla collina che sovrasta la frazione. Il veicolo è stato ritrovato già stanotte in una scarpata, ma non le due persone, probabilmente sbalzate all’esterno dell’abitacolo. I danni registrati sul territorio sono ingenti.

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Nelle operazioni di soccorso sono impegnati anche il nucleo dei vigili del fuoco ‘Gos’, specializzato nei mezzi movimento terra, il nucleo ‘Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto’, il nucleo ‘Speleo alpino fluviale’ ed il nucleo ‘Topografia applicata al soccorso’, specializzato nelle ricerche di persone disperse. A Talanico è stato inoltre istituito un posto avanzato di comando e sono al lavoro cinque squadre dei vigili del fuoco – due provengono dalla sede centrale del comando, e tre dai distaccamenti di Aversa, di Marcianise e di Piedimonte Matese.

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«Le operazioni di ricerca delle due persone disperse stanno andando avanti da questa notte, anche con i cani, ma non è facile trovarle vista la devastazione che abbiamo trovato. Ora proseguiremo a cercarle anche con un elicottero per il sorvolo dall’alto dell’area della frana» ha affermato il comandante dei vigili del fuoco di Caserta Paolo Massimi, che coordina le operazioni. Al Municipio di San Felice è invece in corso una riunione tecnica. Tante persone stanno spalando da sole con le scope e altri strumenti.

«Stamattina lo aspettavo perché dovevamo fare un lavoro, – dice affranto Alessandro, il datore di lavoro del 42enne – avevamo appuntamento alle 6.30. Un ragazzo serio, molto attaccato alla madre; anche ieri se l’era portata nel terreno a raccogliere le nocciole. Erano arrivati a cento metri dalla casa in cui abitano quando sono stati travolti».

Setaro

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