Fatture false ed evasione fiscale: maxi sequestro di beni

di Virginia Iadonisi

Il provvedimento a carico di tre persone

Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari reali, emessa dal G.I.P.

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del Tribunale di Nola, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di tre soggetti. Gli stessi, in base agli elementi investigativi finora acquisiti, sono stati ritenuti gravemente indiziati della commissione, a vario titolo, dei reati di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione di crediti d’imposta.

Pertanto, alla luce dei reati contestati e del quadro probatorio raccolto, il G.I.P. ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta e per equivalente di autoveicoli, immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro.

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Le indagini

Il provvedimento compendia gli esiti di complesse indagini, svolte dalla Compagnia di Marcianise e coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola, nel cui ambito è stato possibile accertare i delitti posti in essere dagli indagati. Secondo quanto accertato dai militari, un imprenditore napoletano, operante nel settore della logistica in Brusciano (NA) e all’interno dell’Interporto Sud Europa di Maddaloni (CE), ha posto in essere, anche per il tramite di suoi prestanome, svariate condotte finalizzate all’evasione delle imposte dirette e sul valore aggiunto.

Più nel dettaglio, lo stesso ometteva il versamento delle imposte attraverso la compensazione delle stesse con crediti inesistenti. Per il medesimo scopo, l’imprenditore in parola si avvaleva di società cartiere al fine di utilizzare in dichiarazione false fatturazioni, abbattendo così i ricavi conseguiti. Il profitto del reato di evasione fiscale così realizzato è stato quantificato, per le annualità dal 2017 al 2020, in 989.728,00 euro

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