In tasca aveva 2.500 euro appena incassati
Con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso, la polizia ha arrestato Francesco Maturo, ritenuto dagli inquirenti elemento di spicco del clan Fabbrocino. L’arresto – eseguito dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli e del commissariato di San Giuseppe Vesuviano – è arrivato dopo prolungati servizi di osservazione proprio nel comune di San Giuseppe Vesuviano, sulla scorta di informazioni acquisite da persone costrette a sottostare alle ripetute pressioni estorsive da parte dell’arrestato.
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L’uomo è stato sorpreso, all’interno di un circolo ricreativo, subito dopo aver ricevuto da una delle vittime la somma di 2.500 euro da lui pretesa. Quando è stato fermato dagli agenti, aveva ancora i soldi in tasca.
Il precedente
Maturo era già stato tratto in arresto a maggio 2014 dopo poco più di un anno mezzo di latitanza. All’epoca nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi, era sfuggito a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di napoli per associazione di tipo mafioso ed estorsioni. L’uomo fu catturato in via Quarto, in una villetta ove lo stesso di trovava in compagnia di un 40. In quell’occasione fu trovato in possesso di una carta d’identità falsa