Vannacci lancia il tesseramento: «Iscriviti a ‘il Mondo al contrario’»

di Chiara Langella

Requisito è conoscere i contenuti del libro. Cominciano le prove per un partito politico?

Un libro non basta. Nemmeno diventare associazione. Così ‘Il Mondo al Contrario’, il sito che fa rifermento al libro scritto da Roberto Vannacci, neo eletto tra le fila della Lega al Parlamento europeo, si fa movimento. Con la discesa in campo del generale, dandosi regole e statuto, il Comitato lancia on line una vera e propria campagna di tesseramento. Ed ecco che cliccando sulla barra del blog si legge: «Entra anche tu a far parte del Comitato e aiutaci a sostenere le cause e le idee che propugniamo. Puoi iniziare da un gesto concreto: la tua adesione e iscrizione ufficiale a ‘il Mondo al contrario’ come socio». E ancora: «Grazie del tuo interesse nel visitare queste indicazioni per diventare socio del Comitato il Mondo al contrario».

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«Il Comitato non ha scopo di lucro: tesserandosi, entrerai a far parte di un insieme di persone che si autofinanziano per sostenere, ai sensi degli Artt. 18 e 21 della Costituzione, le idee e i valori espressi nell’omonimo libro scritto dal generale Roberto Vannacci», si legge ancora sul sito. «I fondi raccolti con i tesseramenti saranno destinati, nella massima trasparenza, all’organizzazione di convegni, riunioni, conferenze e tavole rotonde su tutto il territorio nazionale e all’estero nelle quali saranno invitati esperti di ogni settore». I soci ordinari avranno una tessera annuale che «ha il costo di 30 euro e ha validità per l’intero anno solare». C’è anche la tessera per i soci Junior che è invece «riservata ai ragazzi con meno di 18 anni» ed «è gratuita».

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Diritti e doveri

Nel Regolamento si prevede, tra l’altro, che tra i ‘Diritti e doveri’ degli iscritti rientri quello di essere a conoscenza dei «contenuti del libro del Dottor Roberto Vannacci, poiché il Comitato si promette di promuoverne i principi e i valori in tutti gli ambiti della società».

Se un iscritto viola pubblicamente le raccomandazioni contenute nel Regolamento e nello Statuto, tra cui quella della libertà di espressione che «deve essere sempre esercitata nel massimo rispetto verso il prossimo, con linguaggio appropriato e MAI offensivo o lesivo della dignità altrui», rischia l’espulsione. In ogni «comunicazione pubblica sui social media, gli iscritti devono porre la massima attenzione a non ledere la onorabilità», si prosegue sul sito. In caso contrario, il Consiglio di Gestione, dopo aver valutato il singolo caso, decreterà, mediante votazione interna, «l’espulsione immediata ed insindacabile dal Comitato con annullamento della tessera sociale senza rimborso della stessa».

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