Numeri da vera e propria holding del malaffare
In ‘Così Parlo Bellavista’, la fortunata pellicola di Luciano De Crescenzo che mette a nudo tutti gli stereotipi su Napoli, si preoccupavano anche di garantire la privacy delle coppiette in cerca di intimità garantendo loro, oltre la sosta, pure i giornali per incartare le auto. Sono i parcheggiatori abusivi, figura istituzionalizzata nel vivere quotidiano di una città dal traffico caotico come Napoli. Ma dietro il folclore del «Dottò, venite qui», ci sono numeri da vera e propria holding del malaffare, metodi violenti e, spesso, una vicinanza alla camorra.
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Lo mette in chiaro un report stilato dai carabinieri di Napoli che descrive un’industria da migliaia di euro al giorno, con numeri degni di una società per azioni. Qualche cifra sul fenomeno: da inizio anno sono 323 i parcheggiatori abusivi identificati e denunciati dai militari dell’Arma, quasi due al giorno. A incidere sulle tariffe conta anche l’importanza dell’evento. È il caso dello stadio Maradona. I carabinieri hanno constatato che, durante le partite, oppure per i concerti, i prezzi per una sosta sicura oscillano tra i 15 e i 20 euro, arrivando fino a 30 euro per un posto durante le partite di Champions League o per i big match di campionato.
Insomma, un fenomeno che va al di là del folclore e che non contempla solo il poveraccio di turno che deve sbarcare il lunario, ma si fonda su una vera e propria industria del malaffare. Come dimostrano gli arresti eseguiti lo scorso giugno nei confronti di undici persone al servizio del «clan Contini», che tra i propri affari più redditizi aveva proprio quello dei parcheggiatori abusivi. Un’altra indagine di marzo, invece, ha permesso ai carabinieri di arrestare tre persone su disposizione della Dda di Napoli: avevano minacciato e aggredito con metodo mafioso il titolare di un parcheggio per agevolare la propria attività di parcheggiatori abusivi.
Spesso violento
Sì, perché in caso di rifiuto dell’automobilista di sottostare al balzello, il parcheggiatore spesso diventa violento. Come dimostrano diversi video finiti sulla rete, ad esempio quello recente di una donna di Posillipo, aggredita a colpi di sedia contro l’auto per aver preso un posto ‘occupato’. Insomma, un’attività che produce migliaia di euro in nero al giorno con buona pace dell’erario. Il fenomeno vede in campo personaggi che occupano i punti strategici della città, che ne seguono la movida, gli eventi e le necessità, adeguandosi anche alla moda del momento.
Si passa da tariffe fisse e quotidiane (5 euro per gli scooter, 10 per le auto) alla tariffa extra se ci si vuol far fotografare sulla meravigliosa terrazza di Posillipo. In quel caso, va da sé, il prezzo aumenta. Non solo stadio ed eventi, ma anche la speculazione sui sentimenti. Si pensi al cimitero di Poggioreale dove in tanti vanno a salutare i propri cari che non ci sono più: anche in quel caso il parcheggio costa più caro se è il 2 novembre.
E poi il mare, le spiagge e i tanti teatri con i cittadini che farebbero di tutto pur di trovare un posto auto. Senza dimenticare i weekend con le discoteche di Coroglio pronte ad ospitare migliaia di giovani. Tutti a caccia di quell’agognato posto auto. Abusivo o no che sia. E pazienza se costa qualche euro in più.