Vele di Scampia, Manfredi: «Dal censimento la platea da assistere»

Nelle tre Vele 800 minori e 200 disabili

«Il quadro dei nuclei familiari che vivono nelle Vele è un quadro di estrema fragilità». Lo afferma il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, facendo riferimento al censimento molto dettagliato realizzato due anni fa, più volte menzionato dopo il crollo del ballatoio avvenuto nella Vela celeste a Scampia, che ha provocato tre vittime, 12 feriti e circa 800 sfollati. Dal censimento emerge che su «1.800 residenti nelle tre Vele, abbiamo 800 minori e 200 disabili», dice a margine della riunione del consiglio comunale. «In ogni nucleo familiare abbiamo situazioni di fragilità e questo va sottolineato, perché per legge noi dobbiamo garantire assistenza, sostegno e ospitalità a tutte le famiglie con fragilità. Questo è un obbligo non solo morale ma anche giuridico. Quindi, noi lavoriamo in questa direzione».

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«Noi abbiamo un numero dal censimento che abbiamo fatto e per noi la platea, le persone da assistere, sono quelle che stanno sul censimento», ha precisato Manfredi a proposito della possibile mancanza di corrispondenza tra i dati del censimento realizzato due anni fa e i dati reali degli occupanti le Vele nel quartiere Scampia. «Il censimento prevede su tutte e tre le Vele quasi 500 nuclei familiari, quindi noi a quelli ci rivolgiamo. Questo anche per evitare che ci siano commistioni con altre situazioni che pure potranno essere affrontate ma di altra natura».

Il reinsediamento negli immobili

«Diverso è il tema del reinsediamento negli immobili che ovviamente affronteremo quando saranno costruiti», aggiunge. «Già è stata fatta in questa fase una valutazione attenta della platea; la larga maggioranza ha i requisiti per il reinsediamento». «Esistono delle situazioni marginali, che erano sotto attenzione e a cui continueremo a dare la massima attenzione», assicura il primo cittadino. «Noi non confondiamo l’emergenza con il reinsediamento. Sono entrambe molto importanti ma due cose diverse».

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L’Università

Il primo cittadino si dice «convinto» che gli spazi dell’Università, che ospitano parte degli sfollati dalla Vela celeste a Scampia, saranno liberati entro il 15 agosto, così come chiesto dal rettore della Federico II, Matteo Lorito. Intanto, per la costruzione dei nuovi alloggi che dovranno ospitare gli aventi diritto che risiedono nelle tre Vele esistenti (celeste, rossa e gialla), «uno dei cantieri è stato già consegnato e i lavori sono già cominciati – afferma il sindaco Manfredi – l’altro blocco di edifici, quelli che saranno realizzati proprio vicino alla Vela celeste, la consegna avverrà nelle prime settimane di settembre».

Il sostegno del governo

«Pieno sostegno e condivisione da parte del governo nazionale, che ringrazio per il sostegno sia economico che normativo, per fare in modo che la fase transitoria venga gestita con la massima legalità e trasparenza, ma anche con la massima solidarietà, come deve avvenire in un paese civile» ha detto Gaetano Manfredi, parlando dell’esito dell’incontro con il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci.

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L’obiettivo primario è accelerare i lavori legati alla costruzione delle nuove abitazioni, «in modo tale da dare una soluzione definitiva a questo problema che si trascina da quarant’anni oramai». «Dobbiamo gestire questa fase transitoria; ci vuole chiaramente un programma di sostegno alle persone che sono state sfollate e che quindi hanno questa situazione emergenziale, che verrà affrontata con un doppio canale». Il primo cittadino si riferisce alla «possibilità di avere una sistemazione alberghiera, per i nuclei familiari più fragili, anche temporanea, e un contributo di autonoma sistemazione, che consenta, in questa fase, alle famiglie di trovare una sistemazione autonoma».

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