Intercettato dalla polizia di Secondigliano, il 18enne condannato a otto mesi e trasferito in cella
Giovanissimo, ma con un curriculum criminale di tutto rispetto. Preso dalla polizia per evasione dai domiciliari, condannato a otto mesi e spedito in cella. Si tratta del 18enne Arturo Silvestro. Gli agenti del commissariato Secondigliano, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in via Cassano hanno notato un giovane che, accortosi della presenza dei poliziotti, ha tentato di eludere il controllo.
Gli agenti, dopo averlo raggiunto e controllato, hanno scoperto la ragione del tentativo di fuga: era sottoposto alla misura della detenzione domiciliare per reati contro il patrimonio. Il primo arresto per Silvestro è stato successivo a un «cavallo di ritorno». Fu messo ai domiciliari, ma evase per una truffa ai danni di anziani a Formia. Arrestato e rimesso ai domiciliari.
Poi una nuova evasione, questa volta per un’ottava truffa ai danni di anziani, ma a Lecce, in Salento. Nuovo arresto e nuova misura domiciliare. Dopo l’ultima evasione per Silvestro è stato disposto il carcere. Alla lettura del dispositivo si è mostrato spavaldo e sfrontato. Il giovane ha una parentela pesante nella mala secondiglianese. Infatti, è il nipote del defunto boss Vincenzo Esposito, detto ‘O Porsche, morto a febbraio nel carcere di Parma per una malattia. Il ras era uno dei capi dei ‘girati’ della Vanella Grassi.
Nello stesso pomeriggio, gli stessi agenti di Secondigliano hanno arrestato, sempre per evasione, il 54enne Gaetano D’Ambrosio. Nel transitare in vico Lungo Ponte, hanno notato un soggetto che, alla loro vista, ha accelerato il passo per eludere il controllo. I poliziotti lo hanno immediatamente raggiunto l’uomo e, con non poche difficoltà, lo hanno bloccato. Oltre all’accusa di evasione, risponde anche di resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.