Il direttore del Parco archeologico: «Vedo un grande futuro per gli scavi nel territorio intorno a Pompei»
«È stato un segnale di grande importanza la visita del ministro Sangiuliano in cantiere, il 10 giugno, che ha voluto rendersi conto personalmente delle potenzialità di questo sito, scendendo i sei metri dal livello stradale fino al piano antico del 79 d.C. su scale e impalcature. Lo ringrazio inoltre per aver assicurato un finanziamento per proseguire gli scavi a Civita Giuliana». Così il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, in un articolo sull’E-Journal degli scavi per fare il punto sul cantiere di Civita Giuliana.
Si tratta dell’area di una Villa Suburbana, già parzialmente indagata agli inizi del ‘900 e oggi oggetto di una campagna di scavo e di un’operazione congiunta con la procura della Repubblica di Torre Annunziata, finalizzata ad arrestare il saccheggio del patrimonio archeologico che per anni aveva interessato la villa.
«Vedo un grande futuro per gli scavi nel territorio intorno a Pompei, perché lì c’è ancora tanto da recuperare, da studiare e da valorizzare, mentre all’interno della città antica, di cui circa due terzi sono stati portati alla luce dal 1748, un approccio responsabile ci induce a limitare le attività di scavo negli strati vulcanici del 79 d.C. a settori dove ciò si rende necessario per motivi di conservazione e tutela. La priorità qui è il monitoraggio dei circa 13mila ambienti già scavati, la loro manutenzione e la documentazione, la cura e lo studio del patrimonio immenso, anche con nuovi metodi scientifici come le analisi Dna», sottolinea Zuchtriegel.