Sgomberate famiglie tra cui c’erano anche condannati
Gli appartamenti dell’ex canonica adiacente la storica chiesa di San Biagio ai Taffettanari, a Napoli, occupati abusivamente da famiglie legate alla criminalità organizzata, sono stati sgomberati nel termine stabilito dall’autorità giudiziaria nella giornata di sabato. A fine maggio era stata sequestrata l’ex canonica della chiesa, gioiello del ‘500 nel centro storico di Napoli nella quale avevano trovato alloggio alcuni componenti della famiglia Macor tra i quali figurano anche destinatari di misure cautelari e condannati.
Sono sette i membri di quel nucleo familiare a cui i magistrati del gruppo Tutela beni culturali della procura di Napoli (pm Vincenzo Piscitelli, procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli) e i carabinieri del Nucleo Tutela del patrimonio culturale di Napoli contestano di avere progressivamente invaso e occupato, senza avere alcun titolo, gli immobili della canonica addirittura aumentandone la superficie abitativa illecitamente. L’ex canonica della chiesa di San Biagio ai Taffettanari, bene di rilievo storico-architettonico, è di proprietà dell’omonima Opera Pia, commissariata dalla prefettura di Napoli.
I reati contestati dagli inquirenti sono invasione di terreni ed edifici, realizzazione di opere edilizie abusive e deturpamento e destinazione ad usi incompatibili di beni culturali. Il sequestro emesso dal gip del tribunale di Napoli rientra nell’ambito di un ampio piano di ricognizione del patrimonio storico-artistico e architettonico dell’ufficio inquirente partenopeo, guidato dal procuratore Nicola Gratteri, che vede la collaborazione della soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio del Comune, della Curia e dell’università Federico II di Napoli (Dipartimento di architettura).