Luigi Carella è accusato di estorsione. Era tra le persone che sedevano alla tavola di Maria ‘a Piccerella
Estorsione e introduzione di cellulari in carcere. Torna dietro le sbarre il 53enne Luigi Carella, noto come «Gigino ‘a gallina». considerato un pezzo da 90 negli ambienti criminali del Rione Berlingieri. Legato ai Licciardi da molti anni (anche se i rapporti si raffreddarono all’epoca dell’omicidio di Carmine Grimaldi detto «Bombolone»), è ritenuto il referente della Masseria Cardone nella zona del Rione Berlingieri. Era tra quelli che potevano entrare a casa di Maria Licciardi e parlare direttamente con la donna boss.
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Un capo, anche se a lei sempre sottoposto gerarchicamente. In una delle intercettazioni a casa di Maria «’a piccerella», prima del suo arresto, emerse come la donna criticasse alcune scelte dei suoi uomini, tra cui Carella, che avevano scelto di trascorrere qualche giorno sulla neve lasciando il territorio sguarnito.
Quindi, in caso di necessità, come ad esempio per tensioni o contrasti che sarebbero potuti insorgere con soggetti di un’altra organizzazione criminale, Maria Licciardi non avrebbe potuto fare affidamento sulla presenza e, dunque, sull’immediato intervento dei suoi affiliati: «Ma quali 5 o 6. Giggì, se sono due o tre, sono pure assai… che sbatti il piede a terra scappano anche loro». Detenuto dal 6 luglio 2007 al 22 novembre 2017, il ras era tornato a rivestire un ruolo di vertice nell’organizzazione.