Esclusa la matrice camorristica, potrebbe essere stato un litigio
Due fratelli uccisi e un uomo di 53 anni finito in stato di fermo. È il bilancio di una giornata di ordinaria follia nella zona del Casertano. A perdere la vita Marco e Claudio Marrandino, di 39 e 29 anni, fratelli di Cesa, assassinati all’uscita dell’Asse Mediano, tra Succivo e Orta di Atella. Entrambi incensurati, il 39enne era un avvocato ed ex presidente del Consiglio Comunale di Cesa nel 2016. Il più piccolo, Claudio, imprenditore edile.
Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri del Comando di Caserta, in base agli elementi racconti finora, il duplice omicidio di Orta di Atella non sembrerebbe essere legato ad alcuna matrice camorristica. Sembra, infatti, molto più accreditata da parte dei militari dell’Arma l’ipotesi di un litigio finito male per futili motivi. La macchina dei due fratelli, infatti, era ferma sulla strada e sembra che i due stessero discutendo con un uomo che poco più avanti aveva parcheggiato la sua auto, una macchina modello familiare. Il primo ad essere stato attinto dai colpi di pistola è stato il fratello minore che era seduto al lato passeggero.
Mentre l’altro fratello, Marco, è stato colpito poco più avanti nel tentativo di scappare. Le indagini stanno portando in queste ore a stringere in cerchio per assicurare il colpevole alla giustizia. Un uomo di 53 anni, A. M., operaio incensurato, è stato condotto in caserma dai carabinieri di Marcianise perché ritenuto coinvolto. L’uomo è in attesa di essere interrogato.