Macron crolla e scioglie il Parlamento transalpino, Scholz traballa, tiene la von der Leyen e cresce la Schlein, ma per riuscirci si mangia Conte
«Le bugie hanno le gambe corte» sostiene l’antica saggezza. E il risultato del voto per il rinnovo del Parlamento europeo, ne è la conferma. Perché, in perfetta continuità con quello delle politiche del settembre 2022 e di quelli delle regionali che si sono svolte da quel momento in poi.
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Dimostrando, così, che – a dispetto di bugie e fake che l’opposizione ha raccontata dal 22 ottobre 2022 – la luna di miele fra gli italiani e Giorgia Meloni continua ancora felicemente e Fdi con il 28,9% – e senza aver dovuto rubare voti agli alleati: Fi 9,4% e Lega 8,5 % che hanno confermato i consensi delle politiche – è sempre il primo partito d’Italia.
E i due anni di governo di centrodestra (arrivato al 46,8%) e i risultati ottenuti – e non solo nel Belpaese, ma anche in Europa, uno per tutti: la ritrovata centralità nelle scelte politiche europee di questi ultimi due anni – hanno dimostrato che la destra non è «così sporca e cattiva» come lorsinistri vorrebbero farla apparire, accusandola di autoritarismo, solo perché non hanno altri argomenti da controbattere.
Sicché, l’impetuosa ondata di vento di destra che ieri e l’altroieri ha scosso l’Europa, è l’ennesima conferma che – anche sul fronte della politica – Italia e italiani sono stati un passo avanti ed hanno fatto da esempio per i 450milioni di cittadini dei 27 stati membri dell’Ue.
Non è un caso che l’unico dei 27 governi europei a uscire vincente da questo appuntamento elettorale è stato quello italiano, mentre Francia, Belgio e Germania ne sono usciti con le ossa rotte. Macron, umiliato dalla Le Pen, ha sciolto il Parlamento e il trono del tedesco Scholz sta traballando. Tengono, però, i popolari della von der Leyen.
Il centrosinistra italiano
Certo, il Pd (24,5%) si è salvato dallo sfascio della sinistra totale ed è cresciuto cosicché è giusto riconoscere che l’altra vincente di questo appuntamento insieme alla Meloni è stata la Schlein.
Per riuscirci, però, ha dovuto cannibalizzare Conte e i 5Stelle crollati al 10,4% ed è stata vincente anche la scelta di candidare la Salis fatta da Fratoianni e Bonelli, che gli ha permesso con il 6,7% di consensi di superare la quota di sbarramento, per essere ammessi nell’Europarlamento. Niente da fare, invece per Renzi e Stati Uniti d’Europa che con il 3,9 % dei voti e Calenda 3,3% ne restano sotto e non conquistano poltrone a Bruxelles.
Senza dire che questo risultato rappresenta anche la conferma che gli italiani sono stanchi di aspettare e vogliono le riforme (Giustizia, Premierato e riforma fiscale), le aspettano da decenni ed è con tale convinzione e la sua promessa di concedergliele che, con il loro voto, cara Giorgia, ti hanno assicurato la continuità per restare a palazzo Chigi fino alla fine della legislatura. Ed è su queste e sulla loro realizzazione, che valuteranno «la tua nobilitade» di premier. Ora, quindi, tocca a te.