Fondi Fsc, Fitto “smonta” la polemica di De Luca: «Problema non è di data ma di merito»

di Fabio Maresca

Il ministro: «Importante verificare lo stato dell’arte»

Sull’ipotesi di firma a fine giugno dell’accordo tra Governo e Regione Campania per lo sblocco dei Fondi sviluppo e coesione, il ministro per il Sud e per gli Affari europei, Raffaele Fitto, sottolinea: «Per me potremmo firmare domani mattina come oltre il 30 giugno, non è un problema di data, è un problema di merito». Parlando a Napoli, con i giornalisti e agli industriali napoletani che fanno riferimento a una data citata dal presidente della regione Campania entro la quale si firmerà il documento per il trasferimento dei fondi, Fitto ricorda che «un accordo si firma se sono state risolte tutte le questioni».

«Nel frattempo mi piace sottolineare che noi abbiamo assegnato un miliardo e duecento milioni col decreto legge e coesione per il recupero di Bagnoli, questo è un fatto, dopo oltre 30 anni – afferma il ministro per gli Affari europei – che è merito del governo, del presidente del consiglio Meloni in modo particolare che ha fortemente voluto questo intervento, quindi mi sembra che le cose procedano».

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Le polemiche ci allontanano

«Io penso che sia importante verificare quale è lo stato dell’arte del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020 – aggiunge – capisco che le polemiche ci allontanano, però sarebbe molto utile che un po’ tutti andassero a vedere qual è il livello di spesa delle risorse 2014-2020. Poi parliamo della programmazione 2021, 2027, sulle quali non c’è nessun ritardo». Sulla nuova programmazione, insiste il ministro Fitto, «c’è un lavoro di dettaglio che si sta facendo, che ha visto il superamento di tutte le difficoltà con quasi tutte le Regioni».

«Non mi interessa polemizzare»

«Non mi interessa polemizzare – spiega ancora l’esponente del governo – ma se abbiamo sottoscritto 18 intese con 18 Regioni, anche di colore politico differente, evidentemente non c’è un approccio diverso. Stiamo lavorando con tre regioni, in particolare con la Puglia con la quale c’è un’interlocuzione anche di merito, con la Campania con la quale c’è la stessa interlocuzione di merito, e con la Regione Sardegna che ha avuto una sospensione per via della campagna elettorale e abbiamo ripreso il lavoro».

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«Questo è il quadro – aggiunge ancora Fitto – però è giusto preoccuparsi delle risorse future, è altrettanto giusto valutare qual è la situazione delle risorse che sarebbero dovute essere spese e che non sono state spese. Per questo bisogna vedere i dati della Ragioneria generale dello Stato cosi’ evitiamo di fare polemiche».

«Questo non è un tema collegato alla Campania, è un tema collegato alle modalità di spesa di queste risorse, motivo per il quale abbiamo fatto una riforma – sostiene il Ministro per gli Affari europei e il Sud – la riforma del Fondo di Sviluppo e coesione va in questa direzione: creare le condizioni per spendere queste risorse, per evitare una polverizzazione di interventi, per evitare che dopo 6, 8, 10, 15 anni ancora devono essere spese le risorse; per evitare di utilizzare queste risorse in mille rivoli di spesa, non in progetti strategici; per avere un cronoprogramma finanziario e temporale in modo che si sappia da quando vengono date le risorse, quando vengono spese» .

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