Il candidato: parlano di balneazione per distrarre l’elettorato ma commissari firmano divieto
«Siamo di fronte all’ennesima operazione di inquinamento mediatico con il centrosinistra che parla di balneazione per distrarre l’elettorato dall’ennesima figuraccia giudiziaria». Sono le dichiarazioni dell’avvocato Mario D’Apuzzo, candidato sindaco del centrodestra a Castellammare di Stabia, all’indomani della bufera giudiziaria scatenata dalla operazione anticamorra che ha disarticolato il clan D’Alessandro, colpendone i vertici, e che ha ricostruito movente e circostanze dell’omicidio del consigliere comunale del Pd, Gino Tommasino, assassinato nel 2009, e secondo la Dda per una sorta di epurazione interna al clan col quale era legato a doppio filo come altri esponenti del centrosinistra cittadino, oggi protagonisti, a vario titolo, della tornata elettorale in corso.
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«Una vicenda di gravi e inquietanti commistioni che dovrebbe portare la sinistra cittadina e riflettere e i suoi vertici, come Mario Casillo, a evitare campagne stampa finalizzate alla distrazione di massa», ha detto Mario D’Apuzzo. «La bomba scoppiata ieri con l’emersione di evidenti collegamenti tra la camorra e il centrosinistra colpisce e preoccupa, e Casillo anziché prendersi la responsabilità di fare chiarezza, visto che era tra i riferimenti politici di chi oggi è sotto la lente della Dda, getta fumo negli occhi parlando di balneabilità e di lungomare. Tra l’altro mentendo su un dato inconfutabile, ovvero il divieto di balneazione per la spiaggia di Marina Di Stabia, proprio oggi oggetto di una ordinanza del commissario prefettizio Raffaele Cannizzaro».
«Mistificazione della realtà»
«Il centrosinistra mette in essere una operazione di inaccettabile mistificazione della realtà e un maldestro tentativo di orientamento mediatico e lo fa sottovalutando l’intelligenza dell’elettorato. Una operazione di facciata alla quale non assisteremo silenti. Per questo chiediamo: che futuro ci sarebbe a Castellammare con un centrosinistra al governo? Nessun futuro, visto che se il livello del «più probabile che non» utilizzato per commissariare il consiglio comunale nel 2022 è oggi ampliamente superato dalle ipotesi giudiziarie agli atti della misura cautelare divulgata nella giornata di ieri».
«I legami emersi tra la malavita e i colletti bianchi del centrosinistra sono preoccupanti e sarebbero oggetto di una nuova battuta d’arresto per la nostra città – ha aggiunto Mario D’Apuzzo -, con conseguente ricaduta sugli investimenti dei privati, che scapperanno, sullo stanziamento dei fondi pubblici, che saranno bloccati, sull’immagine stessa della nostra città e dei nostri concittadini».
«Trasferirò le mie preoccupazioni ai livelli politici nazionali per evitare una ulteriore mortificazione per Castellammare di Stabia. Intanto invito Casillo e i suoi a un atto di responsabilità e verità e, ancora una volta, al rispetto per gli stabiesi che di certo non si lasceranno abbindolare dal fumo negli occhi e da malcelati tentativi di nascondere il vergognoso scenario che sta dietro il carrozzone politico che il centrosinistra ha calato sulla nostra città».