I genitori della vittima: «Non cambia il nostro dolore»
Condanna confermata in Cassazione per Antonio Felli: gli ermellini hanno stabilto che il 33enne, dovrà scontare i 19 anni di reclusione, inflittigli in Appello, per l’omicidio di Gianluca Coppola, 27enne ferito a colpi d’arma da fuoco l’8 aprile 2021 e morto 40 giorni dopo all’ospedale Cardarelli di Napoli. La Corte d’Assise d’Appello (presidente Melillo), lo scorso novembre lo condannò infliggendogli però una pena inferiore rispetto al primo grado dove l’imputato rimediò 20 anni di carcere.
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Le reazioni
«La conferma della pena di Appello, stabilita oggi dalla Corte Suprema di Cassazione, non cambia il nostro dolore. Qualsiasi condanna comminata al responsabile dell’omicidio di nostro figlio Gianluca non avrebbe cambiato nulla. Nostro figlio non torna più» hanno affermato i genitori della vittima Elisa e Roberto. «La vera condanna, con sentenza di fine dolore mai, è per noi ed è scattata il maledetto giorno in cui hanno tolto la vita a Gianluca. Speriamo che il responsabile almeno utilizzi questi anni di detenzione per riflettere sul male fatto a tutti noi e speriamo che dal carcere esca una persona riabilitata e consapevole del male che ha fatto. Perché questa possibilità lui l’avrà mentre nostro figlio non ha avuto il diritto di vivere la sua vita».
«Ribadiamo – afferma il presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, don Tonino Palmese – come in altri casi, il dato di fatto che la conclusione di un iter giudiziario porta luce nelle vite di chi ha subito una perdita terribile. La famiglia di Gianluca è a noi cara, impegnata nei percorsi che come Pol.i.s. attuiamo insieme ai familiari delle vittime innocenti. A loro tutto il nostro affetto».