Capi e gregari delle truffe, ecco i nomi e i ruoli della banda

di Enrico Biasi

Dalla ‘mente’ al cassiere, fino ai corrieri e agli esattori. La centrale di telefonia nel cuore di Secondigliano

Gli inquirenti hanno tracciato tutti i ruoli degli indagati nell’indagine sulle truffe agli anziani. Giovanni Uccello viene ritenuto dagli inquirenti promotore e organizzatore almeno fino al 15 dicembre del 2022. Viene indicato come la ‘mente’ del gruppo, tanto che avrebbe elaborato strategie operative, e persino fornito indicazioni giuridiche per evitare pene eccessive, cercando di motivare i suoi stretti collaboratori – anche indirettamente – a portare avanti le attività criminali dell’associazione in sua assenza (perché detenuto). Avrebbe coordinato, attraverso la disponibilità di un fondo comune, gli interventi legali a favore dei presunti complici (insieme ad Alfonso ed Eduardo Uccello), fornendo consigli pratici e strategici sulla gestione dell’organizzazione, anche da un punto di vista economico.

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Anche Eduardo Uccello viene indicato come promotore e organizzatore. Avrebbe gestito un fondo comune, anche per gli interventi legali a favore dei presunti complici. Avrebbe elaborato strategie operative, dispensando consigli sul da farsi o impartendo dei veri e propri ordini; occupandosi del successivo monitoraggio, anche attraverso un gruppo whatsapp, dei proventi dei reati commessi. Avrebbe fatto fungendo da ‘telefonista’ coordinando le condotte dei presunti complici con funzione di ‘corriere’; occupandosi dei reclutamenti dei ‘corrieri-trasfertisti’ e del recupero dei corrieri trasfertisti in difficoltà; facendo i conti di guadagni e perdite e avendo il compito di contribuire alle spese legali degli altri presunti complici.

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Alfonso Uccello viene indicato come promotore, e organizzatore. Avrebbe gestito, attraverso la disponibilità di un fondo comune, gli interventi legali a favore dei presunti complici; disponendo delle risorse, coordinando le azioni dei trasfertisti e avendo la disponibilità materiale dei proventi dei reati. Tra gli organizzatori anche Raffaele Bacio Terracino, vero e proprio braccio destro di Eduardo Uccello. Avrebbe procurato lui le schede telefoniche per i contatti a maglia chiusa e avrebbe dato disposizioni sui tempi e modi delle attività. Il rapporto con Eduardo appare ‘alla pari’, in merito alle spese da rimborsare ai trasfertisti e all’ammontare delle somme a loro dovute.

Gli altri indagati

Giuseppe Romanelli viene indicato come il punto di contatto tra la famiglia Uccello e i trasfertisti-corrieri. Si sarebbe occupato di reclutare nuovi soggetti operativi e procacciare veicoli a noleggio. Avrebbe poi svolto il ruolo di accompagnatore dei corrieri nei luoghi stabiliti. Antonio Fedele era un ‘telefonista’ e lavorava da una centrale al civico 255 di via Cassano a Secondigliano. Così come Lucio De Lucia.

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Giuseppe Fedele, noto come «il chiatto», si sarebbe occupato della raccolta e della distribuzione dei proventi dei reati e fungendo da punto di collegamento tra la famiglia Uccello e gli altri. Raffaele Russo si sarebbe occupato dei contatti con i trasfertisti per la gestione sul campo e il pagamento dei compensi per il lavoro svolto. Pasquale Angelo Montagna, noto come «U peggiore», avrebbe svolto il ruolo di esattore-corriere con il compito di raggiungere materialmente i luoghi indicati dai centralinisti e, mediante la sostituzione di persona, di prendere contatti con le vittime e prelevare i proventi dei reati. Marco Canfora avrebbe avuto il ruolo di esattore-corriere con il compito di raggiungere materialmente i luoghi indicati dai centralinisti. Esattori e corrieri anche Giovanni e Ciro Rendola.

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