La candidata a «ilSud24»: «Servono circoli giovanili, nuove aree verdi dedicate, laboratori teatrali e punti di confronto»
L’8 e 9 giugno i cittadini di Torre Annunziata saranno chiamati a votare oltreché per l’Europarlamento anche per le amministrative cittadine per rinnovare il proprio consiglio comunale sciolto dalla magistratura nel 2022 con l’accusa di infiltrazioni mafiose.
A contendersi lo scranno più alto di corso Vittorio Emanuele saranno in 4: Carmine Alfano (alleanza di centrodestra); Corrado Cuccurullo (centrosinistra) entrambi supportati da 8 liste; Mariantonietta Zeppetella del Sesto (Movimento Cinque Stelle) e Lucio D’Avino (Oplonti Futura). Tra i volti nuovi scesi in campo per dare un contributo al desiderio di cambiamento Simona Aiello, candidata tra le file di Fratelli d’Italia, docente di lettere e storia all’Istituto di Istruzione Superiore Guglielmo Marconi di Torre Annunziata.
Nativa di Torre Annunziata qui vive e lavora a contatto con i giovani che lei considera il punto da cui far partire il rilancio della città. Una città martoriata da oltre vent’anni di politiche clientelari e malaffare. Simona si candida come consigliera (o come direbbe Giorgia Meloni, consigliere) alle prossime elezioni cittadine su invito dello stesso partito.
Simona Aiello da sempre lotta al fianco dei giovani cercando di dare voce a chi soffre la marginalità sociale; proprio lei che ha deciso di rendere pubblica la propria esperienza personale per aiutare chi vive la sofferenza del pregiudizio; lei, donna cresciuta in un corpo da maschio, come lei stessa si definisce, è riuscita, dopo un lungo percorso di transizione di genere a diventare ciò che sapeva di essere.
La corsa a palazzo Criscuolo
Professoressa, ci risulta che questa sia la sua prima candidatura per un seggio nel consiglio comunale; cos’è che l’ha spinta a scendere in campo.
«Certamente l’amore verso Torre Annunziata che è la mia città. Avrei potuto scegliere di trasferirmi altrove ho invece deciso non solo di continuare a vivere qui ma anche di svolgere il mio lavoro come docente al fianco dei miei ragazzi».
Le idee
Un comune nel mirino della Magistratura, attualmente commissariato dopo i fatti di due anni fa (ricordiamo che il comune fu sciolto per infiltrazioni mafiose dopo diversi tentativi di rimpasto dell’allora sindaco Ascione); sente il peso di questa responsabilità? Qual è il nuovo percorso di idee che lei insieme ai colleghi della coalizione pensate di proporre alla cittadinanza
«Faremo di tutto per un cambio ti tendenza, con politiche rivolte ai cittadini e non al malaffare; partiremo dalle nuove generazioni. Come docente, lavoro quotidianamente con i ragazzi, credo in loro e faccio sempre tutto il possibile per trasmettergli il senso della legalità. Il peso certamente c’è ma non mi spaventa, quando le cose si fanno per amore si supera».
«Ci tengo a precisare che se ho deciso di candidarmi non è per interesse personale ma solo per amore verso la mia città. Io sono una professionista, già lavoro per la pubblica amministrazione e se mi sono candidata non è certamente per guadagno. La città di Torre Annunziata vanta dei lustri antichissimi, ma negli ultimi cinquant’anni la sua bellezza è stata messa da parte; si andava al governo per puro clientelarismo, per favorire se stessi, gli amici e gli amici degli amici».
«La nostra proposta è quella di partire dai giovani che rappresentano il futuro, luoghi di aggregazione e di confronto; giovani che possano interessarsi della cosa pubblica come dovere per il bene della collettività. L’idea è quella di aprire circoli giovanili, nuove aree verdi dedicate, laboratori teatrali e punti di confronto; la mia proposta e quella di far rinascere la zona storica adiacente piazza Pace in prossimità del Santuario dedicato alla Madonna della Neve, nostra Patrona dove esiste il vecchio cinema Metropolitan, abbandonato ormai da trent’anni. Purtroppo, la carenza di opportunità spinge molti giovani locali a spostarsi altrove perché qui non avrebbero opportunità per emergere».
I candidati a primo cittadino
Lei con Fratelli d’Italia e altre sette liste sostiene il candidato sindaco Carmine Alfano. Anche Corrado Cuccurullo (competitor diretto) candidato con la coalizione di centrosinistra si presenta supportato da 8 liste; le rispettive coalizioni sono coese o vede qualche forzatura tra gli apparentamenti?
«Se ci sono state forzature nelle coalizioni, io non ne sono a conoscenza; mi sono invece avvicinata a persone limpide e chiare come l’avvocato Riggi che mi hanno invitato a riflettere sulla candidatura».
L’altra notte la sede del comitato elettorale di Cuccurullo è stata vandalizzata. Sulla porta sono comparse le scritte “Traditori e Infami”. Secondo Lei da cosa scaturiscono queste accuse
«Condanno questi episodi a prescindere. Non saprei da cosa siano potuti scaturire; probabilmente la cosa può essere collegata alla questione dei bonus e dei redditi di cittadinanza. Forse chi ha fatto questo ritiene che questa corrente politica non abbia fatto tutto il possibile per evitare che il governo potesse intervenirci su».
Il background
Lei, donna di cultura al servizio della formazione insegna da tanti anni alle giovani generazioni di Torre Annunziata. Quanto questo background è entrato nel suo programma politico.
«Come dicevo è opportuno puntare sulle nuove generazioni che hanno un enorme potenziale. Puntare sul presente significa costruire il futuro. Dobbiamo arginare questa la fuga dei cervelli».
Professoressa, lei ha più volte dichiarato alla stampa di aver completato un lungo percorso di transizione sessuale; il passaggio, continua la sua dichiarazione, è stato vissuto sia da lei che dalle persone a òei vicine con la massima naturalezza. Quanto la wua candidatura nelle file di Fratelli d’Italia rappresenta un segnale importante per una società sempre più inclusiva? La sua candidatura in un partito accusato strumentalmente di intolleranza ed omofobia può ritenersi “casuale”?
«Il mio è stato un percorso difficile durato ben cinque anni; sono stata seguita da specialisti di primissimo piano. Credo che questa candidatura con Fratelli d’Italia rappresenta un’evidente apertura verso coloro che hanno gusti sessuali differenti, anzi dimostra che non esistono tabù in tal senso. Se diventerò consigliere farò in modo che tutti coloro che scelgono d’intraprendere il viaggio verso un cambiamento possano essere aiutati; è importante che possano confrontarsi con modelli positivi».
«Per me non sono mancati momenti difficili; non sono mancati scherni e risatine, ma ho combattuto perché credevo nel mio progetto di vita. Se diventerò consigliere tra le prime cose che proporrò ci sarà quella di aprire consultori e sportelli d’ascolto per tutti coloro che hanno problemi di marginalità sociale a prescindere dall’identità sessuale. I diritti per le persone omossessuali o transessuali sono gli stessi di tutti i cittadini, ricordiamo a chi se ne fosse dimenticato che tutti sono persone».
«Tutti devono avere la stessa voce e gli stessi diritti. Io sono stata fortunata perché sono stata accolta con naturalezza anche se i momenti di sconforto non sono mancati. Lotterò affinché nessuno possa subire pregiudizi di nessuna sorta; io stessa ero guardata come una diversa, ma me ne sono sempre fregata, ho seguito i miei desideri ed i miei obiettivi; ho combattuto contro il pregiudizio per raggiungere il l’obiettivo che mi ero fissata e questo obiettivo si chiamava Simona Fatima Aiello, quella che ora Io sono»