Complesso monumentale dei Girolamini: ticket per contribuire alla manutenzione

I napoletani non pagheranno per l’ingresso al complesso monumentale dei Girolamini

«Non bisogna finire fra due-tre anni di nuovo con il degrado. Per mantenere le cose belle ci vuole la manutenzione. Che costa. Tuttavia qui nel Complesso monumentale dei Girolamini, i cittadini napoletani non pagheranno. E non pagherà nessuno, napoletano o non napoletano, anche quando ci sarà una funzione di culto perché il culto va rispettato». Lo ha detto sabato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in occasione della visita alla restaurata Chiesa dei Girolamini nel centro antico di Napoli.

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«Se una persona, poi, viene, ad esempio, dagli Stati Unito o dal Giappone, da martedì prossimo pagherà. Per gli altri cittadini campani non si poteva prevedere la gratuità per le norme europee. In ogni caso le risorse del biglietto saranno destinate alla manutenzione del bene» ha spiegato il ministro.

Sangiuliano ha testato il funzionamento del sistema di acquisto tramite il proprio smartphone. Il biglietto costerà 5 euro. Il ministro ha sottolineato, insieme col direttore generale Musei del Ministero, Massimo Osanna, che «si stanno recuperando gran parte dei libri sottratti negli anni alla Biblioteca del Girolamini grazie all’azione dei carabinieri».

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Biblioteca del Girolamini, una storia di riscatto

Biblioteca del Girolamini
Biblioteca del Girolamini

«È una storia di riscatto quella che celebriamo oggi ai Girolamini. Dall’oblio e dai furti di una stagione passata e da dimenticare a un nuovo sito museale autonomo che a due mesi dalla riapertura della Chiesa segnala oltre 55mila ingressi di visitatori – ha detto Sangiuliano – che si riappropriano di un luogo della città o ne scoprono per la prima volta le sue bellezze».

«Annunciamo, come già fatto con grande successo per il Pantheon a Roma, che anche questo sito sarà a pagamento e ciò consentirà di raccogliere ulteriori fondi per continuare i lavori di restauro che stanno andando avanti in maniera decisa grazie alle risorse messe a disposizione negli anni e che noi abbiamo continuato ad incrementare. Oggi, poi, è il giorno in cui si presenta un nuovo portale la digital library del Complesso. Un segnale importante per questo sito storico della città che guarda sempre più al futuro, pronto prima di altri, a coglierne tutte le potenzialità e possibilità».

Complesso monumentale dei Girolamini, 56mila accessi in pochi mesi

La direttrice Antonella Cucciniello, dopo aver ricordato che il Complesso Monumentale dei Girolamini è un istituto autonomo, ha reso noto che dal giorno della riapertura della Chiesa, il 21 marzo scorso, dopo circa 40 anni, si è registrato un vero e proprio successo in termini di presenze.

«Ci sono stati quasi 56mila accessi in 50 giorni – ha sottolineato – e in tre registri abbiamo raccolto le emozioni dei visitatori, testimonianza di una ‘comunità di prossimità’ ma anche di tante altre realtà. È la prima di una serie di riaperture che confidiamo di fare entro l’anno e che fanno seguito ad una serie di interventi di restauro importantissimi che hanno sottratto dall’oblio e dall’incuria uno dei complessi monumentali più spettacolari della città. La riapertura della chiesa ha avuto un significato simbolico». La parabola discendente cominciò col terremoto del 1980, ha ricordato la direttrice, «poi ci fu il sequestro giudiziario in seguito al furto dei libri del 2012».

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I numeri del complesso

Il complesso monumentale significa 12mila metri quadrati su 7 livelli fra Chiesa (costruita a partire dal 1596), sale storiche adibite prevalentemente come biblioteca e fra queste la Sala Vico all’interno della quale è custodita la Collezione del giureconsulto Giuseppe Valletta, cinque oratori e due chiostri monumentali fra i quali quello degli Aranci. Nella Chiesa (circa venti i milioni investiti solo per essa) vi sono opere di celebri artisti come La cacciata dei mercanti dal tempio di Luca Giordano. È attiva anche la ‘teca digitale’ attraverso la quale accedere al patrimoni archivistico.

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