L’agente accoltellato con 3 fendenti
Intorno alla mezzanotte, la Polizia Ferroviaria ha chiesto in aiuto l’intervento delle volanti della Questura di Milano per un uomo molesto e in forte stato di agitazione che, mentre si trovava presso i binari nella stazione ferroviaria di Lambrate, stava lanciando pietre contro i treni. Sono arrivante velocemente sul posto due pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e l’uomo, un 37enne marocchino, Hasan Hamis, in evidente stato psichico alterato e che ha opposto resistenza, è stato stordito dal taser ma la scarica non è stata efficace per via del giubbotto che indossava.
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È quindi nata una colluttazione nel corso della quale lo straniero, che ha diversi alias in banca dati e precedenti per reati contro le persone e il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale, ha colpito con un coltello un vice Ispettore della Polizia di Stato alla schiena. Il poliziotto è stato trasportato in “codice rosso” all’ospedale Niguarda dove è stato operato d’urgenza per contenere l’emorragia causata dai tre fendenti al polmone, alla milza ed in pancia. Durante l’operazione – si apprende – ha avuto cinque arresti cardiaci (sono state usate quaranta sacche di sangue e trenta di plasma). Attualmente ha anche un edema polmonare. Sarà spostato in terapia intensiva con prognosi riservata.
Il 37enne marocchino è ora in carcere a San Vittore con l’accusa di tentato omicidio. Tra oggi e domani il pm di turno Maura Ripamonti, che coordina le indagini della Polizia e che ora sta vagliando gli atti, tra cui le relazioni mediche, inoltrerà all’ufficio gip la richiesta di convalida dell’arresto e di custodia cautelare in carcere per il tentato omicidio.
I precedenti dell’arrestato
L’uomo ha precedenti per rapina aggravata, furto, lesioni personali, stupefacenti e sequestro di persona e fu condannato per reati di droga e contro il patrimonio per i quali, dal 2013 al 2020, è stato più volte detenuto nella Casa circondariale di Poggioreale a Napoli e ad Ariano Irpino (dal maggio del 2020 a luglio del 2023). Era stato arrestato e fotosegnalato per la prima volta in Italia il 18 dicembre del 2002 a Napoli e, da allora, è rimasto in Italia da irregolare.
A suo carico, il prefetto di Napoli aveva adottato due provvedimenti di espulsione nel 2004 e nel 2012; così il prefetto di Avellino, a luglio 2023 quando, poiché non c’era disponibilità di posti nel Cpr, era stata data esecuzione mediante Ordine del questore di Avellino di lasciare l’Italia entro sette giorni. Il 37enne, non aveva mai dato segni di presenza nella provincia milanese ed è stato rintracciato e controllato per lo più in Campania.
L’Ufficio Immigrazione della Questura di Avellino aveva attivato, nel 2021, le procedure di identificazione al Consolato marocchino, con esito negativo, in quanto la richiesta non aveva avuto riscontri dall’Autorità diplomatica marocchina. Il 5 maggio scorso, infine, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale dagli agenti della Polizia Ferroviaria di Bologna. L’uomo ha anche precedenti per la mancata ottemperanza del provvedimento di espulsione