Indagata avrebbe investito 1800 euro in cambio della promessa di un pacchetto di voti
Fatta eccezione per Sabino De Micco, consigliere alla sesta municipalità che copre Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio, e che è finito in cella, non ci sono altri politici tra gli indagati. In carcere sono finiti Salvatore Capasso, 45 anni, Giuseppina De Micco, di 50, Giusy De Micco, 41 anni, Pasquale De Micco, 41 anni, Antonietta Ponticelli, 43 anni. Ai domiciliari il 75enne Giovanni De Micco. Le indagini dei carabinieri hanno svelato un «prezzario delle preferenze». I voti al primo turno costavano 30 euro, mentre al ballottaggio si scendeva a 20.
Sotto la lente la tornata delle Amministrative del maggio 2023 al Comune di Cercola. Tra le persone in carcere una candidata, Giusy De Micco, non eletta al consiglio comunale di Cercola. Si presentava con la lista Europa Verde, di centrosinistra, sorella di Sabino De Micco, attualmente consigliere di municipalità a Ponticelli e passato un mese fa con Fratelli d’Italia.
La donna, sostenuta dalla famiglia, avrebbe investito 1800 euro in cambio della promessa di un pacchetto di voti che il clan De Micco-De Martino si sarebbe impegnato a procurare nel rione Caravita di Cercola. Da quanto ipotizzato dalla Procura, cristallizzato nelle intercettazioni, il gruppo stava già preparandosi da un anno alle prossime elezioni Europee, dove avrebbero sostenuto la Lega.
Parte tutto il giorno prima delle elezioni dello scorso anno. La Municipale di Cercola segnalò che Antonietta Ponticelli, rappresentante della lista Europa Verde, nonché e figlia di Gianfranco Ponticelli, boss dell’omonimo clan attualmente all’ergastolo, si era presentata presso l’ufficio elettorale con decine di deleghe al ritiro di oltre 30 tessere elettorali. Tessere dichiarate smarrite.