Le rivelazioni dell’ex assessore pentito: le ditte che dovevano aggiudicarsi l’appalto indicate con un tratto di penna
L’ex assessore di Caivano Carmine Peluso, oggi collaboratore di giustizia, nei suoi verbali ha spiegato come funzionavano i rapporti tra la politica, gli imprenditori e i clan e ha svelato come le gare d’appalto venissero manipolate ad hoc. Rispetto alla gara relativa all’affidamento dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza strade comunali, prevista dalla determina del 16 novembre 2022, Peluso precisa che la gara si sarebbe svolta in modo tutt’altro che trasparente.
«Vi fu una manifestazione preliminare di interesse da parte di un centinaio di imprese – spiega Peluso – credo si trattasse della primavera del 2022. Pervenute le manifestazioni di interesse, Zampella operò una prima cernita in base ai requisiti delle ditte in questione: rimasero solo circa 50 ditte». A quel punto Giovambattista Alibrico, e altri due si sarebbero rivolti a Zampella «chiedendogli di far partecipare al sorteggio pubblico 8/10 ditte da loro portate. Questa richiesta avvenne in mia presenza presso l’ufficio tecnico, se ben ricordo a maggio del 2022» racconta ancora.
Poi Peluso aggiunge che sarebbe stato presente anche «Zampella Vincenzo, che in quella occasione rassicurò gli altri sul fatto che sarebbero state sorteggiate le ditte da loro indicate e spiegò anche come: avrebbe contrassegnato con una scrittura a penna i bigliettini relativi alle ditte di interesse dei tre che dovevano essere sorteggiate».
Era il mese di luglio del 2022 quando si svolse il sorteggio, presso la biblioteca del Comune. Nessun rappresentante delle ditte interessate al sorteggio vi avrebbe partecipato. «Ritengo che forse non siano state proprio avvisate – dice Peluso – Vennero sorteggiate 15 ditte, tra le quali vi erano alcune delle ditte contrassegnate a penna, credo 4 o 5. Non sono in grado di indicare di quali ditte si trattasse».