Nelle scorse settimane la stessa vettura fu danneggiata
La notte scorsa è stata rubata a Marano di Napoli l’auto usata da don Luigi Merola, il sacerdote che presiede la fondazione «A’ voce de creature» di Napoli. Lo si apprende da fonti della stessa fondazione che opera a Napoli. Il furto è avvenuto all’interno di un cortile.
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Si tratta della stessa vettura che nelle scorse settimane a Napoli fu danneggiata e che è stata riparata nei giorni scorsi. «Vi devo dare una brutta notizia: i ladri hanno portato via definitivamente la mia auto di servizio nella notte del 24 aprile… Non ci siamo ancora liberati dalla camorra» ha affermato sui social il sacerdote.
«Io non mollo, non farò neppure un passo indietro. Statemi vicino. Chiedo ai miei sostenitori e imprenditori di aiutarmi a comprare subito una nuova auto. Dobbiamo ripartire. Insieme siamo più forti! È accaduto a Marano di Napoli, sotto casa mia, dove ho la vigilanza dinamica. Non ci sono telecamere di videosorveglianza e in questo Comune tutte le notti rubano tra le 10 e le 15 auto. Dobbiamo fare di più… Mi auguro siano soltanto dei ladri e non sia un messaggio della camorra. La Fondazione A’ Voce d’ ‘e Creature non si tocca!» ha concluso.
Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica
Nella mattinata di lunedì 29 aprile, alle ore 12,30, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, presiederà il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, in occasione del quale sarà affrontata, tra l’altro, «la questione concernente il recente episodio, occorso il 23 aprile scorso a Marano di Napoli, del furto dell’autovettura» in uso a Don Luigi Merola. Nel corso della seduta di comitato sarà altresì svolta «un’approfondita analisi della situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica presso il Comune di San Giorgio a Cremano, ove il decorso 21 aprile si è verificata una grave aggressione ai danni di un minorenne».
Patriarca (FI): rafforzare sicurezza prete anticlan
«Don Luigi Merola non è solo nelle sue battaglie» afferma la deputata di Forza Italia, Annarita Patriarca. «Il furto dell’auto di don Merola oggi e i raid, sempre contro la stessa vettura, nei giorni scorsi, rappresentano un segnale d’allarme che non dev’essere sottovalutato. Il lavoro sulla legalità di don Merola e il suo impegno contro la povertà educativa e per il recupero dei giovani meritano tutto il plauso e l’apprezzamento delle Istituzioni – prosegue la parlamentare azzurra –. Sono certa che due servitori dello Stato, come il Prefetto Michele di Bari e il Questore Maurizio Agricola, sapranno adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza di don Merola».