Eboli e Battipaglia si fermano per ricordare il bimbo ucciso dai cani
Lo zio aveva preso in braccio Francesco Pio, stava uscendo dall’abitazione. Nel patio si è trovato improvvisamente davanti due pitbull. Uno di loro lo ha morso ad una gamba. L’uomo, per il dolore, si è abbassato e a questo punto i cani si sono accaniti sul povero bambino. Un’aggressione violentissima, molto rapida che non gli ha lasciato scampo. Inutili i tentativi dello zio e di un fratello accorso sul posto.
Nel giorno dell’ultimo saluto al bambino di 13 mesi, il nonno del piccolo ha raccontato al sindaco di Eboli, Mario Conte, che per oggi aveva proclamato il lutto cittadino, i terribili momenti della tragedia e anche tutta la sua impotenza: ha assistito alla scena senza però poter intervenire visto che si trovava al di là del cancello chiuso.
Il volto gioioso di un bel bimbo, sui manifesti funebri («in cielo c’è un Angelo in più che sorride, il piccolo e dolce Francesco Pio D’Amaro»), è l’unica immagine felice di una giornata tristissima che ha accomunato le comunità di Eboli, nella cui frazione di Campolongo si è verificata la tragedia, e la vicina Battipaglia, dove nella chiesa dei Santissimi Giuseppe e Fortunato di Borgo Aversana sono stati celebrati i funerali.
Voce rotta dall’emozione per il parroco, padre Franco Roca: «Non ci sono parole per affrontare questa perdita. Chiederò aiuto allo Spirito Santo». La piccola bara bianca, coperta di fiori, è stata salutata da applausi e dai versi della canzone ‘Danzami nei sogni’ di Salvatore Sorriso ft Andrea Zeta.
La zia: «È un dolore che solo chi lo ha vissuto può capire»
Virginia D’Amaro è la zia di Francesco Pio, sorella del padre. «Non abbiamo parole per quanto accaduto. Il mio pensiero va a mio nipote che non c’è più. A prescindere di chi sia la colpa, lui non c’è più. Era come un figlio. La mia famiglia chiede solo giustizia. È un dolore che solo chi lo ha vissuto può capire». Qualche verità si potrà conoscere dall’autopsia: al momento ci sono cinque indagati come atto dovuto per omicidio colposo, tra cui la madre del piccolo ma oggi è la giornata del dolore.
Il dolore della città
«Non conoscevamo la famiglia – dicono alcune donne nel piazzale antistante la chiesa – ma era giusto stare qui oggi. Francesco Pio ora è un angelo che è volato in cielo. Sono una mamma – spiega una in particolare – non oso immaginare il dolore per questa perdita». «Sono vicino a questa famiglia per la tragedia che l’ha colpita. Continuo a ribadire che sia necessaria una regolamentazione per chi ha questi cani, ci vuole un patentino. Resto impressionato dalla violenza con la quale i pitbull hanno aggredito il bambino non lasciandogli scampo», spiega il sindaco Conte. In serata una fiaccolata per esprimere una solidarietà che non dovrà fermarsi alla giornata di oggi. Per Francesco Pio domani la sepoltura nel cimitero di Salerno, nel Campo degli Angeli, dove riposano altri bambini.