Il ministro: «Anpi celebri con me Rolando Rivi»
«Mi pare che Giorgia Meloni abbia detto parole definitive, chi è stato ostracizzato o censurato non chiederà mai censure per altri. Secondo me, che non decido nulla al riguardo, Scurati deve poter andare in Rai e parlare liberamente». Così, al Messaggero, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Come festeggerà il 25 aprile? «Andrò al Museo Storico della Liberazione di via Tasso a Roma. C’è un’iniziativa molto importante. Per mia decisione, il 25 aprile i musei statali sono gratuiti, prima non era così».
«L’antifascismo, che è certamente un valore – dice ancora Sangiuliano – è stato monopolizzato dai comunisti e ora dai neo-comunisti. La Resistenza non fu fatta solo dai comunisti, che ne erano una minoranza. In Europa, la lotta al nazifascismo l’hanno guidata due uomini di destra, Churchill e De Gaulle, e la Liberazione in Italia ha avuto l’apporto decisivo degli alleati».
A sinistra si rifiuta ogni paragone tra comunismo e nazismo: «Il 19 settembre del 2019, il Parlamento europeo ha approvato con 535 voti a favore una risoluzione nella quale si enuncia una netta condanna tanto del nazismo quanto del comunismo. FdI, Lega e FI hanno votato il documento, esprimendosi dunque contro il nazifascismo e il comunismo; il Pd si è spaccato. L’Europa nasce come risposta alle due barbarie, del nazifascismo e del comunismo. Io partecipo al 25 aprile, così come mi sono recato alle Fosse Ardeatine per l’ottantesimo anniversario della strage e come sono stato il 13 aprile scorso sulla tomba di Rolando Rivi, il seminarista di appena 14 anni, trucidato dai partigiani in Emilia, solo perché cattolico. Una sentenza condannò due partigiani – conclude – Aspetto che l’Anpi venga con me a commemorare il piccolo Rolando».