Eike Schmidt si candida a Firenze: «Chiederò aspettativa a Capodimonte»

di Chiara Langella

Sangiuliano: «Atto che rafforza lo spirito unitario dell’Europa»

Eike Schmidt è il candidato sindaco del centrodestra a Firenze. Classe 1968, origini tedesche e cittadinanza italiana acquisita, ex direttore degli Uffizi e da poco alla guida del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, Schmidt ha oggi ufficializzato personalmente la sua discesa in campo.

L’occasione è stata una ‘passeggiata’ nel centro storico questa mattina convocando, appena poche ore prima, la stampa in piazza della Signoria, proprio sotto Palazzo Vecchio. Una candidatura che aleggiava da molti mesi ma resa ufficiale solo oggi, anche per ridurre al minimo il periodo di aspettativa legato al nuovo incarico napoletano. «Sciolgo ufficialmente la riserva e mi candido a sindaco di Firenze – ha esordito -. Oggi stesso chiederò ai partiti del centrodestra di sostenere questa campagna elettorale».

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«Tra le prime cose che farò quella di chiedere l’aspettativa – ha poi annunciato Schmidt – lo faccio ben prima dei 45 giorni come previsto dai termini di legge. La legge è uguale per tutti. Come sapete c’è un professore universitario di Firenze, Giuseppe Conte, che ormai è in aspettativa da sei anni per attività politica. Quindi vale anche per i dirigenti».

L’ufficializzazione è stata subito salutata con entusiasmo dal centrodestra, a partire dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, considerato tra i principali sostenitori della candidatura di Schmidt. «La candidatura di Eike Schmidt a sindaco di Firenze è un atto che rafforza lo spirito unitario dell’Europa», ha commentato il ministro. I partiti del centrodestra scommettono che con l’ex direttore degli Uffizi sia la volta buona per vincere a Firenze e imprimere un nuovo Rinascimento politico in città.

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«Oggi inizio anche con la parte pratica, con la costituzione del comitato elettorale – ha aggiunto Schmidt -. Ci sono almeno due gruppi di persone che si sono trovate a lavorare per formare una o due liste civiche».

E ai cronisti che gli chiedevano delle accuse mossegli nei giorni scorsi dal Pd di essere ‘paracadutato’ lui risponde: «Assurdità totale. Il Pd mi sta facendo una pubblicità gratuita. Forse dovrei spiegare a tutti che io non sono il candidato del Pd. Non è che io mi candido contro il Pd, ma mi candido per i fiorentini. A Firenze c’è una candidata – ha aggiunto in riferimento a Sara Funaro del centrosinistra -, indicata in maniera monarchica dall’alto ormai 8-9 mesi fa che sul suo sito web non ha ancora il programma. Mi domando cosa abbia fatto in tutti questi mesi».

Le polemiche a Napoli

La discesa in campo fiorentina lascia con l’amaro in bocca Napoli, dove Schmidt è approdato da pochi mesi. «Mi lascia molto perplesso la scelta di candidarsi perché una persona del suo valore avrebbe fatto meglio a concentrarsi sua una missione così importante di continuare l’ottima azione di Bellenger a Capodimonte», ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Laconico il primo cittadino di Firenze Dario Nardella, tra i due non scorre buon sangue da lungo tempo, che si è limitato ad un «Buona fortuna Schmidt». «Non mi è chiaro se Schmidt è in vacanza a Napoli o se sta venendo a fare una vacanza di 45 giorni a Firenze» commenta Funaro, oggi tirata in ballo dallo stesso Schmidt.

Schifone: «Candidatura per Schmidt è diritto garantito dalla Costituzione»

Alle polemiche del Pd risponde Luciano Schifone, consigliere del Ministro della Cultura: «Se non fosse espressione tipica del doppiopesismo della sinistra, l’iniziativa del capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio comunale di Napoli, Gennaro Acampora, non andrebbe presa sul serio e quindi andrebbe liquidata con un sorrisetto. Tuttavia va ricordato ai tanti firmatari in servizio permanente effettivo del Pd e appartenenti al mondo radical chic napoletano che la candidatura alle elezioni è un diritto garantito dalla Costituzione a tutti i cittadini Italiani, unitamente alla facoltà della aspettativa per i pubblici funzionari».

«Va ricordato agli immemori – afferma Schifone – che a sinistra questo diritto e questa prassi sono stati ampiamente esercitati da sovrintendenti, docenti e da magistrati, anche a livello regionale. D’altra parte, il fatto che Schmidt sia conteso dalla città di Firenze, che non vuole perderlo, è una ulteriore dimostrazione del suo valore e del suo carisma, e conferma la validità della nomina del Ministro al vertice del Museo di Capodimonte».

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